Lo storico Presidente del Napoli Roberto Fiore ha presentato alla Feltrinelli il suo nuovo libro dal titolo “ Chi sono stato?”. Testo che parla non solo della vita del vulcanico presidente durante gli anni in azzurro, ma anche di aneddoti divertenti e storici che fanno comprendere la vera dimensione del calcio a quei tempi. Alla presentazione hanno partecipato gli ex calciatori azzurri, Iuliano – Rivellino – Montefusco, con la presenza dell’attore cabarettista Gino Riveccio il tutto moderato dal giornalista Rai Gianfranco Coppola coadiuvato dal giornalista Marcello Pelillo.
Proprio Marcello Pelillo apre la presentazione dicendo:” Abbiamo curato molto l’aspetto sportivo in questo libro, con tante interviste ad ex calciatori e dirigenti che hanno fatto parte del periodo storico del Presidente Fiore. In tutti ho riscontrato la valorizzazione dei rapporti umani con tutto lo staff e i giocatori. Infatti in molti mi hanno detto che quel Napoli di Bruno Pesaola non vinse lo scudetto solo perché ci si divertiva troppo a giocare al calcio a Napoli.”
IULIANO: “ Fiore ha fatto si che i giovani avessero uno spazio in prima squadra per emergere è stato il pioniere del calcio moderno”.
MONTEFUSCO: “ Ricordo che proprio Fiore ad alcuni di noi ci impedì di andare a giocare alla Casertana, per rimanere a Napoli e giocare, così lanciò nel grande calcio molti di noi. Quindi non posso dire altro che grazie al Presidente Fiore”.
RIVELLINO:” Con mio rammarico ho avuto Fiore come presidente per pochi anni, perché poi andai al Parma, ma non potrò mai dimenticarela Coppa Italia vinta con il Napoli.”
GINO RIVECCIO: “ Sono onorato di essere qui con Fiore e per questo ringrazio mio padre che da piccolo ha fatto si che io mi legassi ai colori azzurri. Concordo con Massimo Ranieri quando dice che Fiore è stato il più grande Presidente nella storia del Napoli”.
IL PRESIDENTE ROBERTO FIORE: “ Chi sono stato? Io sono Roberto Fiore, ricordo quando in un periodo di crisi del Napoli mi inventai un abbonamento a rate, per facilitare i napoletani che potevano guardare 20 partite del Napoli con novemila lire pagando la somma in sette rate in sette mesi. Un introito anno di un miliardo delle vecchie lire di capitale sociale. Con questi soldi comprai sia Sivori che Altafini nello stesso giorno, con l’ambizione di creare un trio mitico con l’acquisto di Pelè, infatti inviai in Brasile uno dei suoi migliori amici e mi disse che se il trasferimento era possibile mi avrebbe mandato una cartolina. Quella cartolina arrivò e Pelè era nostro, ma purtroppo nello stesso periodo dovetti vendere lo Stadio, mi serviva un allargamento di ventimila posti ma non riuscì a farlo e quindi dovetti rinunciare a Pelè. Desideravo sempre un Napoli fortissimo e con Pelè – Sivori – Altafini, avrei avuto il Napoli più forte della storia di tutti i tempi. Ricordo che se non fossi riuscito a prendere nemmeno Sivori e Altafini avevo già preso Rizzo e Rivera, ma fortunatamente i primi due arrivarono in azzurro senza non pochi problemi ma arrivarono.”
Insomma, questi sono solo alcuni aneddoti contenuti nel libro di Roberto Fiore, che dire vi consigliamo di andarlo ad acquistare subito, per rivivere un Napoli ed un calcio di altri tempi che fa certamente invidia rispetto a quello malato di oggi.
Cosimo Silva