Castellammare, Forum dei Giovani. Il consigliere Carrillo: “La cooptazione motivo di sconfitte clamorose”

Dopo l’approvazione in consiglio comunale della modifica dell’art. 13 del regolamento del Forum dei Giovani è stata convocata la seduta dell’organo per il prossimo 4 giugno. L’insediamento del Forum dei Giovani è slittato già tre volte e questa è l’ultima chance per eleggere le cariche istituzionali. Nei mesi scorsi ci sono state veementi proteste dei movimenti giovanili di centrosinistra che chiedevano l’immediato insediamento del Forum. Il consigliere comunale Antonio Carrillo (Pdl) ha deciso di concedere una intervista al quotidiano online de Il Gazzettino vesuviano. Lui prima di arrivare tra gli scranni dell’aula consiliare di Palazzo Farnese è stato uno dei giovani politici stabiesi che più sono stati vicini alla Giovane Italia, il movimento politico giovanile dei pidiellini.
Carrillo, lei è un giovane consigliere comunale : finalmente il Forum dei giovani è stato convocato. Cosa ne pensa?                                

Ebbene si, il percorso è stato lungo e tortuoso e la motivazione va ricercata esclusivamente in un regolamento che permette la partecipazione attiva dei rappresentanti degli studenti ( e questo è un bene) ed altresì ad un gruppo di giovani cooptati dai partiti di partecipare alle riunioni del parlamentino giovanile facendo trasparire un messaggio sbagliato.                                  

Quale sarebbe il “messaggio sbagliato”?                                                                                                        

Che per poter far parte del forum dei giovani occorre avere i santi in paradiso. Il forum è composto da tutti i rappresentanti d’istituto, dai rappresentanti stabiesi nei consigli di facoltà di Napoli e Salerno e da 12 rappresentanti nominati dalle organizzazioni giovanili dei gruppi politici presenti in consiglio comunale equamente divisi tra maggioranza e opposizione. E sono proprio queste nomine che io contesto ed infatti ho formulato, nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, una proposta.

Quale è la sua proposta? Quale è il cambiamento che vorrebbe?                                                                                                                                       

Ho proposto in consiglio comunale di cambiare il sistema di partecipazione giovanile alla cittadinanza attiva. Più semplicemente ho chiesto all’aula, raccogliendo dei timidi consensi bipartisan, di rendere l’elezione del forum dei giovani a suffragio universale e diretto con il presidente già espresso all’atto della presentazione della lista. Un po’ come avviene per l’elezione per il rinnovo del consiglio comunale. Sono già tanti i comuni dove è stata intrapresa questa strada e dove i giovani sono contenti di partecipare.

C’è stata una diatriba tra lei e i giovani del suo partito. Come sono ora i rapporti tra di voi?  

La polemica politica esula sicuramente dalle vicende istituzionali, ho avuto modo di chiarire molte cose con i giovani del mio partito e intendo superare le frizioni che ormai sono acqua passata ma il problema resta con le metodologie di scelta delle rappresentanze giovanili locali provinciali e nazionali.

A chi si riferisce?

E’ molto semplice diventare coordinatore cittadino provinciale o regionale del movimento giovanile del Pdl dei quali non contesto le persone ma la metodologia scelta per le nomine. Basta asservirsi e farsi cooptare dal vicepresidente nazionale dei cooptati Armando Cesaro  e si ci potrà, senza avere bisogno di legittimazione di iscritti, beare di una nomina. E’ successo così al coordinamento cittadino, provinciale e regionale. Nessuno dei nominati ha ricoperto o ricopre cariche elettive di alcun genere pur essendoci tanti bravi amministratori tra le fila del movimento giovanile del nostro partito. La cooptazione è il meccanismo che ha generato una serie di sconfitte clamorose ai candidati del Popolo della Libertà nell’ultima campagna elettorale ed è proprio per questo che la contesto sia nel partito che nelle istituzioni.

 

 

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