Tratta Fs Castellammare-Torre A., Scala (Sel): “Lavoriamo per potenziarla”

Nel mondo, nei paesi avanzati e non, si studiano i modi per incentivare il mezzo pubblico. A Stabia no, qui si propone di chiudere una tratta ferroviaria. Non condivido. Penso che la proposta dei consiglieri Costagliola e De Iulio sia mossa da una esigenza vera, quella di affrontare l’annoso problema dei passaggi a livello nella zona a sud della città. Ma la soluzione non è e non può essere quella di cancellare una tratta ferroviaria. Una linea che non solo collega la città ad uno snodo importante come Torre Annunziata ma potrebbe collegare pezzi di città se vista in altra ottica. Una linea che andrebbe incentivata nelle corse ed andrebbe potenziata nelle fermate. Quella tratta è una vera e propria metropolitana se la si vede secondo un progetto d’insieme. La sfida è quella di provare a ridurre le auto e potenziare il trasporto su ferro e su gomma. Da anni esiste uno studio di fattibilità fatto dalle Ferrovie dello Stato per la creazione di un sistema più efficiente e moderno per la gestione della stessa di riflesso anche dei passaggi a livello che creano enormi problemi ai cittadini di quell’area. Sistema che andrebbe integrato ad un servizio pubblico complessivo più moderno. La battaglia comune dovrebbe essere quella di lavorare, al di là delle differenze politiche che pur ci sono, per raggiungere questo obiettivo. Rendere quel servizio più efficiente, con più corse, con più fermate, con mezzi, lasciatemi dire così, più leggeri, di meno impatto e più funzionali, insomma una linea moderna che possa essere una ricchezza e non un disagio. La linea di cui si chiede la soppressione forse è antieconomica? Forse si ma non si può capovolgere causa ed effetto. L’utenza è scarsa? Lo è perché non è stata mai resa efficiente e competitiva. Se i passaggi a livello fossero come quelli della Vesuviana, i tempi di attesa si dimezzerebbero. Se non si fosse incoraggiato negli anni il trasporto su gomma privato, quella tratta oggi servirebbe tanto a molti studenti e lavoratori. Se gli orari fossero stati competitivi con quelli della Vesuviana, allora avremmo un’alternativa in più e non viaggeremmo nei vagoni zeppi e sovraffollati della Vesuviana. E proprio nei giorni di crisi maggiore della Vesuviana, “lo Stato” ha soccorso parecchi utenti. E poi scusate la battuta avete deciso che in quell’area bisogna costruire altre case, quindi altri cittadine, gente in carne ed ossa: li volete far venire nel centro cittadino tutti con la macchina? Non mi sembra il caso. Lavoriamo per potenziarla, ammodernarla, renderla competitiva, non per sopprimerla.

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