Con “Eterotropie” continua la rassegna organizzata dall’istituto De Chirico volta alla rappresentazione al vasto panorama dell’arte contemporanea oplontina. E’ interessante e chiarificatrice la descrizione che il curatore della mostra da delle opere dell’artista: “Un racconto delle ‘metamorfosi del tempo’, dove frammenti eterogenei – forma e informe, meccanico e organico, luce e segni – si pervadono gli uni con gli altri, generando la ‘meraviglia’ di nuovi corpi eterocronici, che l’arte ‘crea’ come per reinventare la sua stessa natura, come multiforme, trasmutante immaginazione del mondo “che viene”.
Gerardo Vangone è un degno esponente dell’energia artistica che attraversa la zona. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma negli anni ’70, comincia a cimentarsi nel collage, aprendosi a ricerche polimateriche. Negli anni ’80 si dedica alla produzione di sagome in legno, apportando un notevole elemento di originalità grazie a fasci di luci e colori che attraversano le figure dandogli vitalità e forza. Con le sculture lignee partecipa insieme a “L’Officina di Scafati” alle esposizioni di Arezzo nel 1987 ed a Symbola nel 1999, installando una delle sue opere negli spazi pubblici di Agerola. Dal 2000 in poi sempre più palese si mostra la passione per il futurismo, tanto da sfociare nella mostra “Metropolis”, allestita a Ravello.
L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 7 al 28 giugno dalle 9:00 alle 14:00 e su appuntamento dalle 15:00 alle 18:00 (info e prenotazioni tel 081.5362838 www.liceodechirico.it).
Anna Bottone