La stagione calcistica del Sant’Antonio Abate termina qui. Con la sconfitta ai rigori contro il Cosenza, nella gara valevole per l’accesso alla finale play off, disputata sul neutro di Matera, i giallorossi hanno detto arrivederci al terreno di gioco, e addio all’utopia play off. Fino a qualche giorno precedente all’ennesima sfida con i cosentini, qualcuno ha affermato che il Sant’Antonio sarebbe andato a disputare il match senza motivazioni, sapendo che, pur arrivando in finale, sarebbe stato più che improbabile iscriversi in Lega Pro, a causa degli elevanti costi che essa richiede. Ma la troupe di mister Cimmino ha zittito, ancora una volta, i malpensanti, e ha dimostrato che la voglia di vincere non è legata necessariamente a qualche obiettivo da conquistare. Anche perché quest’anno il Sant’Antonio di obiettivi ne aveva già conquistati tanti, come la storica Coppa Italia vinta in quel di Arezzo. Col Cosenza i giallorossi hanno dato, come sempre, il meglio, arrivando a riacciuffare gli avversari in vantaggio di due reti per ben tre volte. Alla fine, però, si sono dovuti arrendere ai calci di rigore, dove, si sa, è più la fortuna che la tecnica a contare. Non vincitori, ma mai vinti, perché il Sant’Antonio ha chiuso questa stagione comunque senza perdere (4-4 il risultato al termine dei novanta minuti, ndr), e con l’orgoglio di essere Campioni d’Italia, con tanto di tricolore sulle divise di gioco da sfoggiare per l’intera prossima stagione.
Feliciana Mascolo