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Sviluppo, Nappi (Gruppo Caldoro): “Il Governo non dimentichi il Sud”

“Nei prossimi giorni il Governo sarà chiamato a varare una serie di provvedimenti sullo sviluppo approntati dal Ministro Passera. Chiediamo all’Esecutivo di recepire le indicazioni poste dal Governatore della Campania a favore della nostra Regione e di tutto il Mezzogiorno.” Lo afferma Sergio Nappi, Consigliere regionale del Gruppo Federato Caldoro.

“La Regione Campania – spiega Nappi –, dopo due anni di duro lavoro, ha riacquistato quella credibilità necessaria ad avere un’adeguata attenzione dalle istituzioni europee. E’ innegabile, come ha sostenuto Stefano Caldoro, che le porte della Commissione erano chiuse per una Campania che, fino a due anni fa, era  incapace di risollevarsi dalla condizione di cronico indebitamento e di assoluta inefficienza nella spesa delle risorse comunitarie”.

“Ora – sottolinea il consigliere regionale – abbiamo fatto dei notevoli passi in avanti nella direzione del risanamento e della capacità di spesa che ci hanno consentito di riacquistare una reputazione necessaria a farci accogliere a Bruxelles dalla porta principale. Bene ha fatto Caldoro a dare risalto a quel “oggi è un altro mondo” con il quale il Comitato di Sorveglianza ha sintetizzato il giudizio sull’operato del nostro Governo regionale sulla spesa dei fondi comunitari.”

“Anche sul versante romano – aggiunge Nappi –, l’operato del Governatore Caldoro è stato decisamente produttivo, non solo per la Campania, ma per numerose regioni meridionali sottoposte al piano di rientro delle spesa sanitaria e preventivamente escluse dal decreto compensazioni. E’ innegabile che le ragioni del meridione  hanno trovato in Caldoro un valido ed efficace difensore, abile nell’incidere sulle decisioni che altrimenti avrebbero penalizzato la Campania e tutto il Sud.”

“Tuttavia, abbiamo il dovere di vigilare affinché la ritrovata sinergia con l’Unione Europea non sia vanificata da una più debole azione a favore del Mezzogiorno del Governo nazionale. Pertanto con forza diciamo a Monti e a Passera che, nell’approntare le misure a favore dello sviluppo, devono tenere in debita considerazione le ragioni e le peculiarità del popolo meridionale, delle sue aziende e dei suoi imprenditori. L’obiettivo comune – chiude Nappi – deve essere quello di azzerare definitivamente il divario che separa il Sud dal resto del Paese.”

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