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Castellammare, spaccatura nel Pdl: il consigliere Carrillo si defila

E’ spaccatura nel gruppo del Pdl stabiese. Tutto è partito dalla posizione assunta dal dirigente pidiellino, Carlo Carrillo, riguardo la sostituzione del dg di Terme di Stabia Carlo Trevisan. “E’ una scelta che accelera la morte dell’azienda e della consiliatura”, “becera spartizione di poltrone”. Così Carrillo aveva commentato la scelta del sindaco Luigi Bobbio. Non che Carlo Carrillo vedesse di buon occhio il manager veneziano, anzi. L’aveva criticato pesantemente in precedenza, ma il suo malumore è derivato dal fatto che la scelta si sarebbe dovuta prendere prima dell’inizio della stagione termale e non quando è nel suo pieno svolgimento. Il gruppo del Pdl replica alle parole di Carrillo disconoscendole. Le affermazioni del dirigente sono state etichettate come “private ed autoreferenziali”. “Decisioni che sono di competenza del sindaco”, così il gruppo del Pdl giustifica la scelta di Bobbio. “La stabilità e la centralità della maggioranza e del governo della città – si legge nella nota del Pdl – non sono in alcun modo a rischio nè messe in discussione da chicchessia, quali che siano le convinzioni soggettive”. I fatti sembrano dire proprio il contrario: è crisi politica all’interno del Pdl e della maggioranza del sindaco Luigi Bobbio. Infatti il consigliere pidiellino Antonio Carrillo, figlio del dirigente Carlo, ha subito risposto alla nota del Pd: “Questo comunicato è di chiara matrice bobbiana ed ha come unico obiettivo quello di denigrare una persona che da sempre è vicina alle sorti del Pdl e del centrodestra, contrariamente al presidente del consiglio Gaetano Cimmino e ad Anna Scevola. Mi duole leggere di disconoscimenti, e non è la prima volta che accade. Io disconosco il capogruppo perchè non garante delle varie anime del partito”. Si sfilaccia il partito degli azzurri con il consigliere Carrillo che assume una posizione di contrasto con il suo gruppo ed il primo cittadino. Altro motivo di discussione è stato l’insediamento del Forum dei Giovani. I movimenti politici di centrosinistra e la ‘Giovane Italia’ volevano il rinvio dell’elezione del presidente, dopo un vano tentativo di accordo trasversale. Dall’altro canto Carrillo si è battuto perché l’organo politico dei giovani della città si insediasse dopo un percorso fatto di rinvio e polemiche durato ben due anni. Alla fine le votazioni ci sono state e ne è uscito vincitore Michele Migliardi (Pid), l’unico a presentare la candidatura. Una maggioranza che ha poco di granitico si appresta  ad andare a votare il bilancio, sarà difficile per Bobbio trovare i sedici ‘si’ in consiglio comunale. 

 

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