Aria di novità per la giunta de Magistris. In questo periodo sarebbe previsto un “rimpasto” di deleghe e nomi per gli assessori. Già in precedenza circolavano insistentemente diverse voci su chi si apprestasse a lasciare Palazzo San Giacomo: in ogni caso un cambiamento in giunta, per de Magistris, appare quasi obbligato, visti anche gli scenari politici nuovi che si stanno delineando a livello nazionale. Probabile l’entrata in giunta di uomini del PD o di SEL, ma per ora sono soltanto supposizioni.
“C’è bisogno di un cambiamento, qualcosa non ha funzionato nelle deleghe” – questo è quello che il sindaco de Magistris ha più volte commentato ai media.
Tuttavia i problemi ora sembrano essere seri e sono scaturiti da forti incomprensioni tra alcuni assessori e il sindaco. De Magistris e i suoi assessori Narducci e Realfonzo non concordavano sulla risposta da dare all’allarme della magistratura contabile a proposito di quei circa 300mila euro di crediti impossibili da riscuotere parte del comune (multe e fitti soprattutto). Dopo un rinvio per l’approvazione del bilancio, la difficile situazione è stata risolta con una delibera di indirizzo che impegna a una verifica straordinaria dei residui attivi. Ma qualcosa si è rotto.
A fine maggio de Magistris rilascia una lunga intervista al Mattino. Fa un bilancio, traccia scenari futuri, annuncia cambiamenti sostanziali in giunta. Afferma riferendosi all’assessore Narducci: “Quando mi scrisse con un sms di volere partecipare all’attività di giunta,- perché viveva probabilmente un momento di difficoltà in magistratura, l’ ho accolto con entusiasmo”. Dunque il sindaco ha rivelato che è stato il pm a chiedergli di entrare in giunta, ma non si ferma qui: “Narducci – ha affermato de Magistris – non deve cadere nell’errore di dire che è il riferimento della legalità all’interno della giunta: lui è una delle persone che la rappresenta. Il garante è il sindaco eletto come rappresentante della rivoluzione anche sulla legalità”. Parole forse dette con troppa leggerezza, ma che lasciano il segno. Parole soprattutto che hanno fatto andare su tutte le furie il pm assessore, che ha dichiarato: “Ho fatto una scelta con convinzione e con molto entusiasmo. Oggi, dinanzi a una situazione che è sotto gli occhi di tutti, sto riflettendo sulla opportunità personale di continuare questa esperienza. La situazione è trasparente: tutti sanno come stanno le cose”.
Anche Narducci tuttavia è stato in disaccordo con alcune scelte prese dall’amministrazione. Tra le questioni più discusse, ci sarebbero la transazione con la Romeo (e l’apertura al progetto dell’imprenditore ex bad guy sull’Insula della Dogana), ma anche il siluramento di Raphael Rossi da Asìa, la querelle sulle assunzioni degli ex lavoratori del bacino e gli ex Lavajet.
Dal canto suo, de Magistris rispondendo alla stampa, dichiara: “Sono polemiche che leggo solo sui giornali”. Qui si lavora e si continuerà a lavorare. I giornali si sono inventati tutto. Inoltre il sindaco ha affermato di essere sinceramente perplesso per il “proliferare di dichiarazioni sul nulla”.”Non c’è nulla da chiarire – ha affermato – “Ricevo tutti gli assessori, Narducci non ha bisogno di una convocazione. Se non viene evidentemente sta maturando una riflessione. Mettiamola così: io non ho necessità di vederlo in questo momento”.
Mario De Angelis