«Sono felice di restare a Scafati anche per la prossima stagione». Sono queste le prime parole di Paul Lester Marigney, all’indomani della sconfitta in gara-cinque della semifinale sul campo della Giorgio Tesi Group Pistoia, che ha chiuso definitivamente la stagione agonistica 2011/2012 della Givova Scafati. Era iniziata a circolare tra operatori di mercato e mass media la voce di un possibile divorzio tra l’atleta di colore ed il sodalizio di Viale della Gloria. Questo chiacchiericcio è stato però subito smentito, attraverso un comunicato stampa ufficiale della società, che ha voluto dare spazio al proprio tesserato, per mettere a tacere tutte le malelingue, che avevano espresso la presunta volontà delle parti di non tenere fede al rinnovo del contratto già stipulato. «Mi sono trovato molto bene a Scafati: con la società (seria e sempre molto disponibile), con la squadra e lo staff, con la città e con i tifosi, davvero unici e sempre molto calorosi. Ringrazio loro per il grande affetto che mi hanno sempre dimostrato e per la passione con la quale ci hanno sempre seguiti in tutta la stagione. Ribadisco la mia ferma volontà di giocare anche la prossima stagione con la maglia di Scafati, sperando di raggiungere traguardi ancora più ambiziosi».
La conferma del fromboliere statunitense, atleta tra i più prolifici visto da settembre a Scafati, lascia intendere la ferma volontà della dirigenza gialloblù di proseguire nella costruzione di una realtà solida e competitiva, che vuole ripartire portandosi dietro tutto quanto di positivo c’è stato in questa stagione appena terminata. E la conferma è arrivata anche dal patron gialloblù Aniello Longobardi: «Non tratteniamo nessuno controvoglia – ha esclamato – e quindi chiunque è libero di andarsene quando vuole, con o senza contratto. Sono però contento che Marigney voglia restare e confermare l’impegno che ha assunto con una scrittura che è stata già depositata in federazione».
Nella prossima stagione, resteranno in casacca gialloblù altri quattro atleti di questo roster, a conferma dell’ottimo lavoro fatto dalla squadra in tutti questi mesi e della ferma volontà della dirigenza di ripartire da chi ha mostrato impegno, serietà e tanta buona volontà. Insieme allo statunitense, infatti, dovrebbero restare nella cittadina salernitana anche Sorrentino, Ghiacci, Rosignoli e Radulovic. Per completare la rosa bisognerà ingaggiare solo tre elementi: un extracomunitario, un comunitario e un italiano (difficile trattenere Casini), che dovranno ricoprire il ruolo di play, pivot ed ala. Nello staff tecnico, confermati anche il general manager Gino Guastaferro, il preparatore atletico Luciano D’Ancicco ed il vice allenatore Massimo Bianchi. Nei prossimi giorni, dopo un summit tra dirigenza, main sponsor ed amministratori comunali, si saprà su quali cifre potrà basarsi la prossima campagna acquisti, ormai alle porte.
Il primo volto nuovo che il team del presidente Alessandro Rossano dovrà ingaggiare sarà però l’allenatore. Subito dopo la sconfitta in gara-cinque della semifinale sul parquet di Pistoia, coach Giulio Griccioli, dopo 71 presenze in panchina (record assoluto per un allenatore a Scafati nelle categorie professionistiche), oltre ad ulteriori 7 gare di Coppa di Lega, con un bilancio di 31 vittorie su 35 partite al PalaMangano (89% di vittorie) tra campionato e play-off, aveva dichiarato: «Si è chiuso un ciclo per me a Scafati. Il mio contratto scade il prossimo 30 giugno. Ringrazio la dirigenza e tutto l’entourage scafatese per il trattamento che mi hanno riservato in questi due anni: ho lavorato sodo, riuscendo a regalare due belle stagioni agonistiche, nelle quali siamo andati ben oltre le aspettative, ottenendo davvero il massimo». Parole di commiato, che sembrano non lasciare alcuno spiraglio, anche perché pare che il trainer senese sia attratto dalle sirene di Barcellona (Legadue) ed Avellino (Lega A). E la conferma arriva proprio dalle parole dell’azionista di maggioranza del club, che non ha gradito affatto la tempistica delle dichiarazioni del tecnico toscano. «Ho avuto l’impressione che non aspettasse altro che la sconfitta per fare le valigie e dichiarare alla stampa la sua ferma intenzione di andare via. Escludo al momento che possa esserci la possibilità per lui di restare ad allenare a Scafati. Cercheremo di rimpiazzarlo con un allenatore – ha chiosato Longobardi – che abbia caratteristiche ben chiare, ovvero giovane e con tanta voglia di emergere e di fare bene».
Antonio Pollioso