Il tema dell’ambiente, l’importanza della conoscenza delle proprie radici, del proprio territorio attraverso storia, tradizioni e costumi ed il ruolo determinante della scuola. Sono questi gli argomenti che hanno caratterizzato la manifestazione finale dei progetti Pon ‘All’ombra del Vesuvio per crescere insieme’, promossi dal I Circolo Didattico di Boscoreale e presentati in occasione della manifestazione finale svoltasi sabato 9 giugno nel Parco Pubblico di via Papa Giovanni XXIII di Boscoreale
La preside, Patrizia Porretta, il direttore generale dei servizi amministrativi, Antonietta Siano, gli esperti esterni, i docenti tutor, i genitori, il facilitatore ed il valutatore di piano ”hanno collaborato affinché la scuola diventasse un laboratorio formativo attivo che ha incuriosito e motivato i bambini attraverso il gioco, il canto, la musica e la danza, incoraggiandoli a cooperare e a superare differenze e difficoltà”. ”Tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dei progetti – si evidenzia ancora – hanno saputo operare con professionalità e in modo sinergico realizzando anche quest’anno un piccolo sogno nel territorio boschese”.
L’evento finale, organizzato in collaborazione con il Comune di Boscoreale, ha avuto per traccia lo spettacolo ‘Noi…Protagonisti’ ed è rientrato nell’ambito del Pon 2007-2013 finanziato dall’Ue nell’ambito del programma ‘Competenze per lo sviluppo’. Sono stati proposti i lavori finali del modulo di lingua italiana ‘Per comunicare…e comprendere’, di quello socio relazionale ‘Noi…insieme agli altri’ con la drammatizzazione di ‘Boscoreale tra miti e leggende’ e il canto ‘Un Paese bellissimo’, di matematica ‘Cantare…e comunicare’ con le filastrocche numeriche. E ancora, il modulo di inglese ‘I love English’, con il canto “Yellow Submarine”, quello psicomotorio espressivo e ambientale musicale con tarantelle e tammurriate tra danze tradizionali, canzoni di autori contemporanei e vecchi detti e proverbi. Infine il modulo che coinvolge i genitori degli alunni. La manifestazione si è conclusa con il canto “Gente, magnifica gente”.
Antonio Tortora