Poche settimane fa la retrocessione. Ora un altro fatto ha sconvolto la Nocera calcistica. Nella notte di lunedì, infatti, Giovanni Citarella, numero uno del club molosso, è stato arrestato al termine dell’inchiesta denominata “Due Torri”. Citarella, secondo quanto si legge sull’ordinanza della Procura della Repubblica, avrebbe, assieme ad altre quattordici persone, manipolato oltre 170 gare d’appalto bandite dalla provincia di Salerno negli anni che vanno dal 2001 al 2008. Gli indagati dovranno rispondere di accuse gravi quali associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti, corruzione e falso in atto pubblico. Nell’attesa di chiarire la propria posizione, il presidente della Nocerina ha ceduto la carica al fratello Christian Citarella, tra l’altro già inserito nell’organigramma del club. Davvero una situazione pessima quella che si vive in questi giorni in casa molossa. L’amara, anzi amarissima retrocessione, ed ora questo episodio. Il tutto mentre le speranze di un ripescaggio sembrano affievolirsi sempre più. La linea che pare voglia seguire la giustizia sportiva è quella di ripartire senza ripescaggi, infliggendo semplicemente pesanti penalizzazioni per il prossimo campionato ai club coinvolti nel calcio scommesse. Un bel problema per i legali incaricati dalla dirigenza nocerina di far iscrivere la società molossa nel prossimo campionato cadetto, sebbene l’ormai ex presidente Giovanni Citarella si sia detto più volte convinto di riuscire nell’impresa. Intanto, anche il Vicenza si sta muovendo in tal senso. Il club veneto, dopo essere stato retrocesso in lega pro in seguito allo spareggio perso contro l’Empoli, è sceso anch’esso in campo al fine di riottenere la serie B attraverso il lavoro della magistratura. Un ostacolo in più per la Nocerina verso il ripescaggio, visto che, classifica alla mano, anche se passasse la linea della difesa molossa, ad approfittarne sarebbe proprio il Vicenza, che ha concluso la stagione regolare al quart’ripescaggio. Per i tifosi rossoneri le speranza sono ridotte al lumicino.
Antonio Prota