Sembra di assistere al film di Claudio Bisio e Alessandro Siani, quel “Benvenuti al sud” che ha unito l’Italia in un’ilarità collettiva e che nella realtà si trasforma nell’apertura di un ipermercato. È quanto accaduto a Pompei con “La Cartiera”, polo del commercio nato dall’ex Aticarta, inaugurato nel pomeriggio del 13 giugno e aperto al pubblico dal giorno successivo. A raccontare l’happy end di questa travagliata vicenda sono dei signori dall’accento nordico che non nascondono una certa diffidenza iniziale verso un investimento a sud, in Campania. Diffidenza diventata, poi, impegno e voglia di fare di concerto con istituzioni locali, banche e sindacati. A illustrare il progetto sono i rappresentanti delle società coinvolte: da Gianluigi Lino, della Fergos a Raimondo Montinari, Matteo Cozzolino e Fabrizio Vessani della Coopsette, a Marco Dolcino, della Fingiochi, Pierluigi Bernasconi di Mediamarket e Massimo Ascione della Sogeprim Real Esate. Le cifre dell’operazione sono imponenti: cento milioni di euro investiti per un’opera che consta di due piani, 2.100 posti auto, quattro gallerie, tre piazze, centoventi negozi di grandi marchi, undici punti ristorazione, una ludoteca e più di diecimila mq di verde pubblico. Il tutto per 30mila e 500 metri di superficie commerciale, oltre un km di nuova viabilità a Pompei, due i km ristrutturati, cinque nuove rotatorie, per un totale di 250 persone impiegate per due anni. Sono stati creati, inoltre, 600 posti di lavoro diretti, di cui 52 ex Aticarta, e 100 indiretti, per un afflusso di 4- 5 milioni di visitatori l’anno. A inaugurare questa opera grandiosa sono stati il Sindaco Claudio D’Alessio, commosso dalla prima riconversione riuscita da trent’anni nella provincia di Napoli, l’assessore regionale Pasquale Sommese e l’arcivescovo di Pompei Monsignor Carlo Liberati. Quest’ultimo, d’altronde, non ha nascosto il suo malumore lanciando diversi dardi all’indirizzo del primo cittadino, tra i quali il mancato sostegno economico da parte del comune per il restauro della basilica pontificia. Alla kermesse, del resto, erano presenti molti lavoratori Aticarta in veste di vigilantes e gli stessi sindacalisti Gennaro Torre, Domenico Cascone e Raffaele de Gennaro soddisfatti per l’esito felice del loro lavoro. A guardare questo gigante sormontato da un’onda, realizzato da Corvino- Multari, sembra sia passato davvero molto tempo dalle tensioni che hanno caratterizzato la vigilia dell’apertura, con proteste dei lavoratori e contestazioni sulle assunzioni. Questa lunga onda che parte dal centro e si affaccia sul Sarno è giunta dopo ben sei anni di riconversione, di cui due di costruzione, un vero record per il nostro territorio. Arrivati fin qui il suo destino assomiglia alle acque del fiume: brillanti in superficie per i neoassunti, torbide per i commercianti esterni e i cittadini che dovranno circolare su strade a prova d’ingorgo. L’arduo responso è affidato al futuro, per ora rimane la valorizzazione di una parte importante di Pompei, e, almeno per oggi, festa sia. La vera scommessa comincia domani.
Claudia Malafronte