Regione, ok al registro dei tumori.

La Regione Campania approva il registro regionale dei tumori. Il progetto di legge sulla sua istituzione è stato proposto dalla Quinta Commissione Sanità ed approvato all’unanimità mercoledì 13 giugno dal Consiglio regionale. La stesura del registro è affidata ad una Commissione scientifica con il compito di raccogliere i dati dell’Asl sull’incidenza di morbilità e mortalità per tumore nell’intera Regione Campania. Esclusi dalla partecipazione della Commissione i Medici per l’Ambiente in forma di uditori e in maniera gratuita. “Peccato- commenta la Rete dei Comitati vesuviani-. Abbiamo perso una buona occasione di trasparenza e comune gestione di dati estremamente sensibili e di forte impatto sociale”. La legge prevede la copertura finanziaria di circa un milione e mezzo di Euro da usare solo per rilevare i dati regionali di incidenza alle patologie neoplastiche.

“La Campania ha finalmente un registro regionale dei tumori- afferma Luigi Cobellis, capogruppo dell’Udc in Regione Campania e segretario provinciale di Salerno-. Esso è uno strumento fondamentale, per questo voglio esprimere la mia più viva e sincera soddisfazione, sia come rappresentante delle istituzioni che come medico. Saremo finalmente  in grado di stabilire i vari indici che identifichino l’evolversi della malattia e referenziarli dal punto di vista geografico. Si tratta di una mappatura importantissima per un territorio come quello campano ad alti rischi ambientali”.

Così la Regione Campania recupera un ritardo diventato insopportabile.

 “Una scelta di grande civiltà” commenta Fulvio Martusciello, capogruppo del Pdl in Consiglio regionale della Campania.

“Un registro che ha come finalità- ha sottolineato l’on. Giovanni Baldi della V commissione Sanità – di realizzare la raccolta dei dati statistici sulle patologie tumorali in Campania ma di andare soprattutto oltre i numeri leggendone il significato intrinseco. Tutto questo per un’opera sinergica di studio del fenomeno che possa aiutare a ridurre al minimo l’impatto sociale delle malattie tumorali e per coordinare il più possibile i programmi di screening già operanti in Campania e ancor di più quelli di prevenzione”.

Giovanna Sorrentino

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