“La Cartiera” è il miraggio dello sviluppo?

Può un centro commerciale rimettere in moto la fiducia e la crescita in tempo di crisi?
Ad augurarselo sono in tantissimi, a crederci molto pochi!
Comunque sia, con il centro commerciale “La Cartiera”, sorto sullo scheletro dell’omonima industria di Pompei, hanno ritrovato il lavoro gli operai superstiti che sono stati in agitazione fino ad una settimana dall’apertura. Altre cinquecento persone saranno impegnate tra store, bar e servizi. In tempi di crisi è una significativa boccata d’ossigeno che, forse, silenzia le polemiche e le preoccupazioni di tantissimi commercianti al minuto della città mariana e dei comuni limitrofi. Si dirà che è la logica del mercato: c’è chi vive, chi sopravvive, chi scompare! Conterà il bilancio complessivo, tra qualche tempo.
Oggi è festa, anche se l’atmosfera che si respirava non era tale ed anche se il Vescovo di Pompei, mons. Liberati, anche in questa occasione, intervenendo all’inaugurazione, ha detto criticamente alla stampa “ di non essere stato interpellato e che ancora una volta le autorità pubbliche lo hanno abbandonato”. Ma la festa di popolo e la relativa sbornia andranno avanti, poi, come si dice di questi tempi, “con sobrietà”, si vedrà, ma in un altro giorno! Certo è che la “Coopsette” emiliana (che ha investito circa 80 milioni nell’operazione), si aspetta da folle oceaniche di clienti i risultati programmati soprattutto per i fatturati dei commercianti che opereranno nel centro commerciale. Spendete, dunque, altrimenti … Comunque è festa. Ma la domanda resta e si articola meglio: l’ennesimo centro commerciale è il modello di sviluppo utile e duraturo per Pompei e le aree limitrofe? Si, vabbene…, vedremo… (sentiremo dire) ma ora, per favore, andate, comprate, passate il vostro tempo libero a “La Cartiera” o in altri luoghi simili. Per la crisi economica, del lavoro e per il futuro dei giovani e soprattutto per la depressione delle famiglie c’è tempo! Ricordate quando recentemente un capo di governo, di non grande statura, invitava gli italiani a spendere, certamente quello che non avevano? Oggi, se chiudiamo gli occhi tutti insieme, forse aveva ragione lui e tutti gli altri.
Per essere convincente qualche visionario pensa che il centro commerciale si trasformerà in un parco tematico di realtà virtuale in 3d dedicato alla ricchezza (anche degli scavi di Pompei). Qui, indossando occhialini e lasciandosi ammaliare da immagini digitali, la crisi (anche quella della distruzione quotidiana vera degli scavi di Pompei) ci apparirà finita in un battere. Dopo, tutti avranno tanti soldi da spendere anche nei centri commerciali.
Intanto auguri, veri, a Pompei e a “La Cartiera”.

Antonio Irlando

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