Il Gazzettino vesuviano | IGV

Baronissi come Venezia: vietato lanciare cibo ai piccioni. C’è l’ordinanza del sindaco Moscatiello

Guerra ai piccioni, come a Venezia, ma siamo a Baronissi. Anche gli amanti dei volatili sono avvertiti: chi viene beccato mentre lancia mangimi o scarti alimentari rischia una multa da 25 a 500 euro.

«Trasmettono malattie infettive e parassitarie pericolose per l’uomo – scrive il sindaco Giovanni Moscatiello nell’ordinanza numero 18 che detta le misure anti piccioni – in più danneggiano gli edifici pubblici e deturpano il decoro urbano». Niente cecchini assoldati per far fuori le colonie di uccelli com’è accaduto, ad esempio, a Lecco e Como, ma nel provvedimento si elencano le disposizioni per quei cittadini che sono alle prese con nidificazioni in casa: «I proprietari di edifici situati in ambito urbano sono invitati a proprie spese a schermare con adeguate reti a maglie sottili o altro mezzo idoneo ogni apertura dove nidifichino i piccioni, vista l’attitudine degli stessi ad occupare soffitte, solai e sottotetti».

Lo sfratto dei volatili da cornicioni, terrazzi, pensiline e davanzali sarà possibile grazie all’installazione di «dissuasori sui punti di posa» abituali punti di stazionamento e, in ogni caso, sarà cura del proprietario dell’immobile provvedere, sempre e comunque, a «mantenere sempre pulite da guano o piccioni morti le aree private e le strutture imbrattate». Tolleranza zero, insomma, per i volatili e per chi non rispetta le misure dell’ordinanza.

Exit mobile version