Morire di IMU

L’Europa, la pressione fiscale, un clima vessatorio, l’Imu, la scomparsa della liquidità, le banche, il Pil, la recessione il “buio” in fondo al tunnel, aria da rivoluzione dettata da una stanchezza visibile corporea che assilla le famiglie italiane. Aria di rivoluzione, in tanti per le strade, tanti volti aggrottati da una rabbia e dalla delusione per nulla celata. In tanti per le strade, ma senza rivoluzione, in tanti in coda. Code infinite ed uffici postali e banche presi d’assalto dai tanti rivoluzionari repressi che come sempre, civilmente corrono in aiuto del governo di turno. Questa volta è toccato a Monti raggiungere i vertici, migliorare il record di una pressione fiscale che, già altissima grazie a tanti altri astri della politica italica, ma come al solito sta toccando alle tasche degli italiani risollevare le sorti del tricolore al cospetto dell’Europa.
Ma che ne sarà di noi dopo il sacco di Stato che ancora una volta salverà l’Italia ed affonderà la nostra economia interna?
Tutti si aspettavano i famosi tagli alla spesa pubblica ed hanno ricevuto l’Imu. Tutti si aspettavano dei tecnici capaci di ridare un filo di speranza nel futuro ed hanno ricevuto dei banchieri capaci di ragionare da casta. Ultimo significativo ed inequivocabile segnale la nomina di due banchieri alla guida della Rai. E allora mi vengono in mente i versi di una straordinaria canzone di Francesco De Gregori, versi che recitano “Viva l’Italia… l’Italia con le bandiere, l’Italia nuda come sempre, l’Italia con gli occhi aperti nella notte triste, viva l’Italia, l’Italia che resiste”.

Gennaro Cirillo

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