Il monumento-simbolo “Giardino delle Donne d’Italia“ è stato vandalizzato: la targa divelta, quattro piante della nuova varietà di rosa “Donne D’Italia 150 anni”, prodotta dall’ibridatore di San Remo, Antonio Marchese, sono scomparse e con esse altre piantine ornamentali delle aiuole di piazza Siano, recentemente curate e rinverdite.
Il roseto, come si ricorderà, fu il primo in Campania e trovò posto nell’aiuola sita a Piazza Siano (di fronte al Servizio Tributi), per dar vita al monumento-simbolo inaugurato il 12 novembre 2011 con dedica alle donne costruttrici della Patria.
“E’ un atto di grande inciviltà – affermala Presidentedella commissione locale per le Pari Opportunità (C.P.O.), dott.ssa Francesca Beneduce – che oltre a danneggiare il bene pubblico offende soprattutto noi donne di Sant’Anastasia. Con talee dell’unica pianta di rosa rimasta, se non porteranno via anche quella, proveremo a riavere il nostro roseto”.
Un roseto di valore anche per le piante di “Rosa Donne d’Italia 150 anni”, che, secondo il loro creatore Antonio Marchese, noto nel mondo come poeta delle rose, “parlano attraverso i loro colori: c’è il verde della speranza, il giallo della festa delle Donne e il rosa, colore femminile per antonomasia. È un fiore che, reciso, può vivere anche tre settimane senza cure particolari. È forte e resistente quanto le madri. Le sue spine cadono dopo che si è maneggiato lo stelo, così come avviene per le donne che riescono a minimizzare problemi per gli uomini apparentemente gravi e difficili da risolvere”.