Sant’Anastasia: al Borgo Sant’Antonio si chiude la festa

“Basta con le chiacchiere, non portano a nulla se non al vuoto, al calpestare i valori della nostra comunità. Occorrono i fatti, che lasciano un segno dell’agire di ciascuno a favore del bene dell’altro. In politica e nell’amministrare un paese significa smetterla con le contrapposizioni sterili e le affermazioni politichesi che non ci fanno crescere e lavorare uniti per il bene comune, per il cittadino. Poche parole, più fatti e l’impegno di tutti”. Ad ascoltare il sindaco Carmine Esposito, nel centro storico del borgo Sant’Antonio, i fedeli riuniti nella chiesa francescana in occasione del “transito in memoria della morte di Sant’Antonio”, cerimonia liturgica in cui il primo cittadino ha deposto presso la statua del santo la lampada votiva, accompagnato dal sindaco junior Tufano, in presenza di assessori e consiglieri comunali. L’applauso in chiesa è stato spontaneo come quello seguito alla preghiera a Sant’Antonio per la città e per i suoi governanti. I festeggiamenti del borgo per la festa del santo di Padova terminano stasera, con la piazza che vedrà lo spettacolo di Ciro Catapano, Antonello Rondi e il suo gruppo, con la classica chiusura dei fuochi pirotecnici di S. Terracciano. Una festa sentita e seguita, che ha avuto inizio il 31 maggio scorso con la tredicina in onore di Sant’Antonio, una figura “molto amata dagli anastasiani, quasi al pari di quella del Santo Patrono Francesco Saverio” commenta il sindaco “in un luogo, il borgo, che ha visto la vita e le opere del beato Castelli e del venerabile Maione”. Ed in effetti il programma liturgico è stato intenso, in tutte le Messe c’è stato il bacio della reliquia, ben due le processioni: il 10 giugno quella del Corpus Domini, il 13 giugno quella di Sant’Antonio. Nutrito anche il programma civile, con due serate di spettacolo teatrale ad opera della compagnia “La caccavella” il cui ricavato è andato in beneficenza e tre “Festa in piazza” il 14, il 15 e questa sera. I festeggiamenti sono stati organizzati dal Comitato Festa e dai Frati Minori Conventuali, sotto la guida di P. Giacomo Verrengia, che afferma:”Sant’Antonio è nostro protettore, maestro e modello di santità. La gente si stringe intorno a lui perché si è fatto amico e soccorritore dei poveri e degli umili, degli ammalati e dei peccatori, dei dotti e dei semplici”.

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