È con un pizzico di nostalgia che si è conclusa “La Città di Bambini”, l’evento che Pompei ha dedicato ai più piccoli. Per tre giorni la città è stata invasa pacificamente dalla creatività e dalla gioia dei bambini, che ne hanno occupato gli spazi e li hanno colorati con i loro disegni e fatti risuonare delle loro voci e delle loro storie. Il risultato è ancora visibile nella Fonte Salutare dove la fontana spenta è stata circondata dal lungo telo bianco su cui i bambini hanno dipinto la loro Fonte, vivace e multicolor, il contrario dell’abbandono attuale. Ancora in piazza Bartolo Longo si trovano le due mostre sui diritti dei bambini, di Nicoletta Costa, e sull’intercultura, con dipinti di artisti campani e le poesie di una giovane poetessa pompeiana. Tutto quello che non c’è più e a cui è stato bello partecipare sono i laboratori alla scoperta della scienza e alla ricerca di un racconto, curati dalla libreria Mondadori. L’evento conclusivo, inoltre, è stato tra i più suggestivi, con i bambini che hanno “occupato” l’aula consiliare, disegnando e discutendo dei loro timori con Rosa Tiziana Bruno, autrice de “La paura è fatta di niente”. Si è trattato quindi di un programma denso e significativo il cui spirito è illustrato da Rita Montemarano, con delega alle pari opportunità, che ha reso possibile tale iniziativa grazie alla collaborazione di un gruppo di donne e all’associazione culturale “Vivamente”. “Nelle città i bambini hanno perso l’autonomia di movimento e la possibilità di vivere le esperienze primarie di esplorazione, di scoperta e di gioco necessarie per la loro crescita. I bambini sono in grado di rappresentare e comprendere meglio dell’adulto, l’altro, il diverso e le loro proposte di cambiamento urbano coincidono con quelle degli esperti che tuttavia non sono organiche e multidisciplinari come quelle dei bambini. È per questo che noi li abbiamo consultatati e con loro e per loro ci siamo proposti di trasformare la città , se pur per un periodo limitato, per renderla a loro misura e, di conseguenza, a misura di tutti”. La risposta positiva alla manifestazione ha spinto le promotrici a prospettarne la replica per l’anno prossimo, rendendo così Pompei all’avanguardia per la sperimentazione di una nuova dimensione di spazi fisici e di ascolto dedicati in modo specifico ai più piccoli.
Claudia Malafronte