Cene a Roma e viaggi con il fondo di rappresentanza: accusato di peculato l’ex presidente del consiglio comunale di Gragnano

Spese per taxi, pranzi e cene a Roma, viaggia per più persone in treno e in aereo. È lunga la lista delle spese non istituzionali stanziate dall’Ente per far fronte invece a spese di rappresentanza della Presidenza del consiglio comunale. Per questo Giuseppe Coticelli, presidente del disciolto consiglio comunale di Gragnano è stato raggiunto dalla misura del divieto di dimora in Campania con l’accusa di peculato. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della locale Procura. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del gruppo di Torre Annunziata e dai militari della compagnia di Castellammare, agli ordini del capitano Gennaro Cassese e del tenente Fabio Ibba. Gli investigatori hanno eseguito un riscontro sul fondo del 2009 di diecimila euro. Fondo che nel 2010 è aumentato fino a ventimila euro. E secondo quanto si legge in una nota del procuratore Raffaele Marino “risulta che per l’anno 2009, che i 10mila euro erogati al presidente del consiglio comunale, sono stati utilizzati per scopi completamente avulsi rispetto all’incarico istituzionale”. Contestati i pagamenti di taxi, pranzi e cene presso ristoranti della Capitale, nonché rimborsi per viaggi effettuati in treno o in aereo, di cui uno a Lugano.

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