Domenica di mobilitazione a Portici di Verdi Ecologisti e associazioni per l’ adozione di animali e contro la vivisezione chiedendo la chiusura di Green Hill. In una sola giornata raccolte 1000 firme e adottati 26 randagi. Questa estate aumenteranno gli abbandoni in Campania anche a causa della chiusura di diversi rifugi. Denuncia verso alcune comunità straniere accusate di mangiare i randagi.
“E’ stata un successo – spiega l’ assessore all’ ambiente di Portici ed esponente dei Verdi Ecologisti Franco Santomartino – la domenica di mobilitazione promossa dagli ambientalisti e dalle associazioni a Portici contro la vivisezione e per l’ adozione di randagi. In una sola mattinata sono state raccolte oltre 1000 firme per la chiusura di Green Hill e adottati 26 cuccioli”.
C’ è il serio rischio che in breve tempo centinaia di cani e gatti ospiti di strutture convenzionate e rifugi muoiano di fame, vengano soppressi o lasciati in libertà anche se pericolosi. Infatti oramai l’ 80% di queste strutture non vengono pagate dai comuni da mesi se non da anni. A Terzigno la struttura Dog Park non sta più sfamando i randagi del comune perchè privi delle risorse per sfamarli. Anche a Napoli il rifugio di Agnano è in crisi di liquidità ed ha arretrati con il Comune di Napoli per centinaia di migliaia di euro e quasi 200 animali a cui badare che potrebbero rimanere senza cibo da un momento all’ altro. Situazione altrettanto grave è quella della Fenice a Ponticelli, il rifugio è totalmente autogestito ma il comune ha deciso di mandarlo via senza dargli un’ altra destinazione e sono arrivate anche le ruspe ai cancelli della struttura. Gli ospiti a 4 zampe potrebbero ritrovarsi in mezzo alla strada da un momento all’ altro.
Questa estate purtroppo si teme che sarà drammatica per gli animali campani. Infatti si prevede un aumento di abbandoni anche a causa della crisi e delle nuove tasse imposte dal Governo ed il mantenimento degli animali per alcune famiglie sarà insostenibile. Tragedia nella tragedia si parla di diverse segnalazioni di randagi spariti che si sospetta vengano mangiati da alcune comunità straniere impiantate tra Napoli e provincia che si stanno sfamando con la carne di queste povere vittime.