“A rendere la situazione ancora più drammatica – ha detto Armato – c’è la constatazione che, alla fine di questo mese, si esaurirà la cassa integrazione concessa finora a parte dei lavoratori del cantiere e dell’indotto. Bisogna dunque far presto per ottenere al più presto dal governo una garanzia reale sul futuro dell’impianto”.
“Serve subito un tavolo istituzionale – ha sottolineato Armato – per affrontare e risolvere la vertenza. Mi auguro che al più presto si possa dare corpo e sostanza agli accordi sanciti, a partire dallo studio di fattibilità da parte del Registro Navale, che non è stato ancora compiuto, riguardo la realizzazione del bacino di costruzione e la trasformazione del protocollo d’intesa in un vero accordo di programma capace di rilanciare il sito e, soprattutto, di garantire i livelli occupazionali”.