Pur apprezzando l’impegno dell’Assessore Nappi e dei soci di TESS nell’individuare un percorso che porti alla ricollocazione dei 28 dipendenti, i lavoratori denunciano che, nonostante diverse sollecitazioni e impegni presi, non percepiscono lo stipendio da gennaio.
E’ una situazione insostenibile, aggravata dalle precarie condizioni igieniche e sanitarie delle sedi di Ercolano e Castellammare di Stabia. Qui, infatti, non vengono più effettuate le pulizie se non in modo sporadico dagli stessi dipendenti; e la mancanza di liquidità sta compromettendo anche il buon funzionamento delle attrezzature informatiche necessarie per lo svolgimento delle attività d’ufficio a causa dell’assenza di manutenzione.
I lavoratori di TESS sono consapevoli del disagio che si sta creando per la definizione di importanti interventi che riguardano lo sviluppo dell’area torrese stabiese, rispetto alle quali alla società, benché in liquidazione, è riconosciuto un ruolo di accompagnamento e di assistenza alla realizzazione delle politiche regionali nell’area (bandi, Sportello Unico, PIU Europa). Tuttavia la gravità della situazione impone forme di lotta adeguate allo stato di disagio che si protrae ormai da troppo tempo e che riguarda le incertezze sul futuro e la precarietà del presente.
La probabile convocazione dell’Assemblea dei Soci per la fine del mese di giugno impone scelte urgenti e nette sul destino dei lavoratori, in mancanza delle quali si materializzerà lo spettro del licenziamento.
I lavoratori continueranno nelle azioni di lotta fino a quando non ci saranno segnali concreti sulla loro ricollocazione e sul pagamento delle spettanze arretrate.