“Ancora una volta – ha dichiarato il Sindaco Pasquale Aliberti – ci troviamo nella condizione di dover intraprendere azioni forti per risolvere un grave problema ambientale che non è di nostra competenza. Siamo stanchi di dover subire una situazione indecente che trova origine nel Comune di Angri, dove nasce il canale S.Tommaso diventando ricettacolo e recapito di liquami fognari. Le esalazioni maleodoranti e lo stato di evidente inquinamento delle sue acque che hanno causato le giustissime rimostranze dei residenti di Cappelle, non sono più tollerabili né dai residenti né dalle istituzioni. Pur avendo fatto la nostra parte, attraverso sopralluoghi effettuati con l’ufficio di competenza e i Vigili Urbani, denunciando reiterate volte alla Procura tale situazione e invitandola ad effettuare i dovuti controlli, ad oggi non abbiamo ottenuto ancora risposte. Condividiamo e sosteniamo con forza la protesta dei residenti di Cappelle e rivendichiamo, ancora una volta, un intervento rapido e immediato da parte della Procura per una verifica delle responsabilità con opportuni controlli presso l’area. Se fosse utile, con la fascia tricolore, scenderò in strada con i cittadini di Cappelle e, se persisterà questo stato di sordità degli organi competenti, la nostra, diventerà una battaglia ancora più dura, dove non faremo sconti a nessuno”.
Sulla stessa linea l’assessore all’Ambiente Guglielmo D’Aniello.
“Oltre alle doverose denunce già presentate presso le autorità competenti ci siamo attivati con l’alto commissariato, affinchè in tempi rapidi vengano sbloccati i lavori di allaccio del collettore fognario di Angri con il depuratore di Scafati, al momento interrotti dal prefetto per motivi di anti-mafia. Resta il nostro impegno di sollecitare e seguire la vicenda nonchè di informare i cittadini sull’ evoluzione dei lavori”.