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Torre Annunziata: bufera sulla rielezione di Starita. Partono le indagini sulle presunte irregolarità

Numerose sembrano essere le zone d’ombra che circondano la rielezione di Starita e su queste è stato chiamato a far luce il Tribunale di Torre Annunziata. Sarà il procuratore Raffaele Marino a coordinare i tre giudici impegnati nelle indagini.
Il primo filone dell’inchiesta riguarda la consegna di pacchi alimentari alle famiglie bisognose prima e durante le elezioni. A tal proposito, il giudice ha cominciato a sentire in qualità di persone informate sui fatti tre personaggi coinvolti nelle ultime elezioni: Vincenzo Sica, antagonista di Starita per la lotta alla carica di sindaco e primo firmatario dell’esposto presentato alla procura di Torre Annunziata per denunciare lo scambio di voti e favori; Carmen Pisani, altra candidata per la carica di primo cittadino con la lista Torre nel Cuore; Vincenzo Ascione, ex assessore al bilancio della scorsa giunta Starita.
Il primo ad essere ricevuto è stato proprio Vincenzo Sica che durante un colloquio di due ore ha comunicato al giudice Fabrizia Fiore di quanto era a conoscenza.
Gli ambiti dell’inchiesta saranno almeno tre: il primo è quello su citato; il secondo riguarda la presenza di persone vicine ai clan nelle liste e le relative pressioni esercitate in alcuni seggi durante le votazioni; l’ultimo filone riguarda un alto numero di tessere elettorali duplicate.
Oltre a questi, che sono i filoni d’inchiesta principale, se ne stagliano altri. Primo fra tutti quello che riguarderebbe la requisizione ed il sequestro da parte degli inquirenti il giorno precedente le elezioni, di un’agenda sospetta appartenente ad un parente di un candidato al consiglio. Questa conterrebbe nomi con relative promesse di voto e favori con cui sarebbero state contraccambiate.
Attualmente la vicenda principale resta quella relativa ai pacchi alimentari. L’esposto, dettagliato e ricco di particolari, lungo quasi trenta pagine, chiamerebbe direttamente in causa Ciro Alfieri, ex assessore alle politiche sociali e in attesa di ricoprire una nuova carica. Il numero dei pacchi sarebbe passato dai 136 previsti a 350, poi a 750 ed infine a 1.100 con l’avvicinarsi dell’ultima tornata elettorale. L’acquisto dei pacchi sarebbe stato effettuato tramite un capitolo di spesa arricchito con una trattativa interna alla maggioranza stessa. A tale trattativa si era inizialmente opposto l’assessore al bilancio Vincenzo Ascione, che per questo motivo è stato sentito tra le persone informate sui fatti. Inoltre, i pacchi sono stati assegnati in base a criteri del tutto oscuri, non essendoci una graduatoria pubblica costruita con dati oggettivi, come poteva essere la consultazione del reddito Isee.
Al momento questo sembra essere solo l’inizio di una serie di indagini che senza dubbio porteranno scompiglio nella rieletta maggioranza e negli equilibri delle forze che gestiscono il potere a Torre Annunziata.
Anna Bottone
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