I tre operai, visibilmente alterati, alla fine sono stati convinti a scendere dopo aver ricevuto assicurazioni da parte del sindaco di Angri Pasquale Mauri e dal consigliere politico del presidente Cirielli Antonio Squillante di un loro intervento presso gli uffici competenti della Regione per cercare di sbloccare i pagamenti dovuti alla concessionaria del servizio e quindi ai lavoratori impiegati.
Già dieci giorni fa i 40 lavoratori degli impianti di Angri e Nola avevano inscenato una protesta per sollecitare il pagamento delle spettanze ma da allora nulla si è mosso. I lavoratori, giunti ormai al limite della disperazione, hanno minacciato di arrivare anche al blocco dell’erogazione dell’acqua ai comuni dell’agro nocerino serviti dall’impianto se la questione non verrà risolta al più presto.
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