Pompei: continua la discussione sul caso Pd

Si moltiplicano gli interventi sul caso Pd creato dal manifesto di undici “dissidenti” dalla linea del segretario cittadino Vincenzo Mazzetti accusato di una gestione personalistica e di essere ostaggio del gruppo di Unità e Impegno. È uno scontro senza precedenti, pur anticipato dalla spaccatura all’interno del consiglio comunale tra i democratici pro e contro D’Alessio. A intervenire sono alcuni membri “storici” del partito che hanno contribuito alla nascita del circolo di Pompei e oggi sono componenti dei quadri regionali del Pd. A parlare è Nando Uliano, ex vicesindaco: “Questo PD locale è del tutto anomalo, impegnato com’è in beghe personali tra due gruppi antagonisti. Alcuni continuano ad appoggiare l’amministrazione senza se e senza ma, altri dicono di fare opposizione e invocano la sfiducia all’attuale amministrazione, in quanto “priva di pianificazione seria e decisioni collegiali”. Proprio loro che non sono abituati a prendere decisioni collegiali all’ interno del partito stesso. Ma chi ha davvero a cuore solo il bene del partito e dei cittadini che oggi più che mai necessitano di risposte concrete?”. A seguire il coordinatore del forum delle associazioni su questa stessa scia è inoltre  Magda Balzano, membro dell’assemblea regionale e della segreteria del partito pompeiano: “Tutto ciò è assurdo e pertanto noi, iscritti della prima ora non ci sentiamo rappresentati nè da coloro che dicono di fare opposizione nè da coloro che sono in giunta ed in consiglio a sostenere  scelte mai discusse all’interno del partito. Noi faremo sentire la nostra voce in tutte le sedi istituzionali del partito, non delegheremo chicchessia per questa e quelle primarie, né per le elezioni per il prossimo direttivo locale o provinciale del PD”. Un importante contributo alla discussione proviene anche da Giovanna Tufarelli, già componente della segreteria pompeiana e attuale membro dell’ assemblea regionale: “Vogliamo rappresentare quella “terza via”, libera da apparati, che ha a cuore davvero solo il bene dei cittadini di cui, prima di ogni altra cosa,  il partito deve tener conto. Siamo stanchi delle tante parole dette dall’una e dall’altra parte, solo per difendere logiche personalistiche. Daremo  forza ad iniziative ed attività per recupero serio del Centro-Sinistra e lavoreremo per il nuovo partito democratico di Pompei”. Ascoltando le varie voci che si sono levate, fin qui, a sostegno delle diverse parti in causa, al lettore ed elettore un interrogativo rimarrà sicuramente ancora insoluto: quanti Pd ci sono a Pompei?

Claudia Malafronte

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