“Non possiamo pensare ad una ripresa senza chiedere a chi rischia di esserne parte attiva.” Dichiara Sergio Passariello, Presidente di Imprese del Sud, dopo l’eclatante dichiarazione di Briatore, che ha deciso di chiudere le proprie attività imprenditoriali in Italia per spostarsi all’estero, a causa del fardello burocratico che ostacola quotidianamente le attività d’impresa.
Briatore ha una forza mediatica superiore a quella di migliaia di piccoli imprenditori, e le sue esternazioni corrispondono alla triste realtà.
“Siamo ormai un Paese senza aziende pubbliche, senza aziende private forti, siamo in balia delle multinazionali che ci vedono solo come un mercato da “consumare”, – continua Passariello – un marchio da usare e, quando non sortirà più interesse , da buttare.
Lo sfogo di Flavio Briatore è il nostro sfogo, è la nostra protesta. Le problematiche esposte dall’Imprenditore Briatore, sono le problematiche quotidiane che ogni imprenditore, artigiano italiano deve affrontare, con una differenza sostanziale, che noi, PMI Italiane non possiamo andare via all’estero, siamo costretti ad operare in questa nazione.
“Imprese del Sud non può non denunciare la politica dell’effimero e dei proclami che ci stanno allontanando dalla realtà semplice che da sempre è alla base dell’economia. Promuovere “made in Italy”, parlare di “turismo” e quant’altro senza una vera strategia, senza un coordinamento progettuale è solo demagogia.”
“Siamo diventati ormai un paese di intermediari, lontani dalla produzione, in cui il fardello della spesa pubblica, prima, e della burocrazia, poi, stanno togliendo la prospettiva di un futuro a noi ed ai nostri figli.
Citando un grande statista W. Churchill “Una nazione che si tassa nella speranza di diventare prospera è come un uomo in piedi in un secchio che cerca di sollevarsi tirando il manico…”, Imprese del Sud, avvierà nei prossimi giorni una serie di iniziative e di proposte per ridurre drasticamente il peso della burocrazia (inutile) dalle spalle delle PMI del Sud.