Nella giornata di ieri, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Sorrento”, hanno arrestato, Giuseppe Caputo, 41enne di Sorrento, originario di Vallo della Lucania, sulla base di un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa ieri dal G.I.P del Tribunale di Torre Annunziata.
L’emissione della misura cautelare è l’epilogo di un’attività investigativa iniziata lo scorso febbraio a seguito delle reiterate e violente aggressioni di Caputo, nei confronti della ex convivente, una 41enne di Sorrento e della sua datrice di lavoro, una 56enne di origine austriaca.
In più di un’occasione, il 41enne si è introdotto nel negozio dove la sua ex convivente lavora, aggredendo e malmenando la vittima. Una volta le ha lanciato contro una pattumiera colma di spazzatura, un’altra volta l’ha presa a pugni in testa scaraventandola poi contro la porta, pochi giorni fa l’ha aggredita per strada facendola sbattere contro un palo per poi prenderla a calci e pugni causandole diverse lesioni. Vittima della sua violenza è stata anche la titolare dell’esercizio commerciale che ha provato a difendere la sua dipendente provando anche a riportarlo alla ragione. La 56enne è stata infatti anch’essa aggredita e in un’occasione l’ha afferrata per i capelli trascinandola al suolo fino a farla sbattere contro la saracinesca.
Caputo non aveva mai accettato la separazione e nonostante le numerose denuncie presentate dalla vittima, non aveva dato alcun segno di voler porre fine alla sua condotta persecutoria. Il 41enne utilizzava anche il diritto di visita alla piccola nata dalla loro unione per poter proseguire i suoi fini.
Nel corso delle indagini, numerosi testimoni hanno potuto suffragare quanto denunciato dalle due vittime.
Le indagini condotte dai poliziotti di Sorrento hanno quindi portato il Tribunale di Torre Annunziata all’emissione della misura cautelare.
Ieri pomeriggio, Giuseppe Caputo è stato rintracciato e catturato a Sant’Agnello mentre era in macchina con sua madre. Sulle prime, l’uomo incredulo circa il suo arresto, ha chiesto di poter accompagnare la madre per poi recarsi in Commissariato. Gli agenti lo hanno quindi arrestato e condotto nel suo appartamento di Sorrento dove è stato ristretto ai domiciliari in attesa del giudizio.