Castellammare, ospedale San Leonardo: carenza di personale e vigilantes. Sos della Fials

Medici e vigilantes: è emergenza al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo. A denunciare la carenza del personale presso il nosocomio stabiese, sono stati, durante una conferenza stampa di stamattina, il consigliere comunale del Pd (nonchè dipendente dell’ospedale di Castellammare) Francesco Iovino, Catello Rosanova (responsabile pronto soccorso della sigla sindacale Fials), Arturo Cascone, Antonio Monachese e Vincenzo Cesarano (delegati rsu Fials). Chiedono la revoca della nota numero 630, firmata il mese scorso dal direttore Sevizio assistenza ospedaliera Francklin Picker e dal direttore sanitario Giuseppe Russo, e il ripristino della vecchia gestione. Le nuove disposizioni prevedono che il medico internista del pronto soccorso si adoperi anche sul fronte del reparto medicina d’urgenza, qualora fosse convocato per una consulenza. Nell’evenienza il pronto soccorso rimarrebbe in spaventosa “inferiorità numerica”. Carenza del personale che investe anche le unità dei vigilantes: attualmente ce ne sono uno all’ingresso, uno al cancello d’uscita ed uno a presidio del pronto soccorso. Troppo pochi per un “buon filtro” dell’utenza. Richiedono un incontro urgente con i vertici dell’Asl Na 3 per risolvere la carenza del personale e i disservizi creati dalla nota n. 630. Le richieste del consigliere democratico e dei rappresentanti sindacali Fials riguardo il pronto soccorso: tre medici internisti h24, due chirurghi più tre figure per il triage bifasico. Il paradosso che mettono in evidenza è il fatto che l’utenza possa ricevere consulenza solo dalle 8 alle 14. Inoltre per solo per la stessa fascia oraria viene garantito il drappello degli agenti di polizia. Carenze strutturali che spesso provocano l’intasamento delle corsie del pronto soccorso e momenti di tensione che sfociano in aggressioni nei confronti di operatori e vigilantes. Oltre a rilevare le falle del pronto soccorso chiedono il potenziamento degli altri reparti vista il notevole aumento dell’utenza in conseguenza della chiusura di altri ospedali dell’area limitrofa. “Basta, perchè l’utenza non può essere bistrattata – ha detto il consigliere del Pd Iovino – A settembre organizzeremo un convegno a cui inviteremo personale, medici e dirigenti dell’ospedale San Leonardo”.

Raffaele Cava

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