Castellammare: coordinamento unitario di tutte le vertenze occupazionali

Un coordinamento unitario di tutte le realtà occupazionali stabiesi in crisi. E’ questo lo scopo della riunione tenutasi ieri mattina al palazzetto del mare a via Bonito. Si sono incontrati lavoratori e rappresentanti sindacali di Fincantieri, Terme di Stabia, Avis, Stabia Porto. Presenti anche i rappresentanti dell’indotto Fincantieri e dell’El.Ca. E’ stato un primo approccio per pianificare una manifestazione cittadina che riunisca tutti i lavoratori delle aziende in crisi. Si incontreranno con le segreterie provinciali e regionali per organizzare il corteo di protesta tra le strade cittadine. Tutte industrie che sono ancora in attesa di una svolta. Le ultime proteste, in ordine di tempo, sono state quelle dei lavoratori Fincantieri che la settimana scorsa hanno bloccato due volte la circolazione della statale sorrentina. L’incontro al ministero dello Sviluppo economico che hanno chiesto, probabilmente sarà fissato per la prima settimana di luglio. Il prefetto di Napoli, Andrea De Martino, è in fase di concertazione per riuscire a centrare la convocazione del tavolo sulla vertenza delle tute blu. Le maestranze del cantiere di via Duilio chiedono la presentazione dello studio di fattibilità del bacino di costruzione e la firma dell’accordo di programma, nonché nuovi carichi di lavoro. Per le Terme di Stabia, “il rilancio è ancora lontano” – ha detto il rappresentante sindacale Filcams-Cgil Filippo Criscuolo. “Non abbiamo avuto ancora una copia cartacea del piano industriale – ha continuato – A breve dovrebbe arrivare il pagamento di due mensilità arretrate ma la preoccupazione è ancora tanta a causa dei fornitori che vantano crediti. Siamo senza direttore generale da dieci giorni mentre emergono di volta in volta problemi: prima è stata interrotta la fornitura di energia elettrica poi l’interruzione dell’acqua potabile. L’esasperazione tra i termali è tanta”. Per le 43 tute blu dell’Avis la situazione è sempre più critica: la proprietà (gruppo De Luca) ha fatto sapere di non voler presentare il piano di riconversione industriale dell’area, promesso da anni. Stesso discorso per i lavoratori Stabia Porto che attendono una ricollocazione già da parecchi mesi. Ultima vertenza “scoppiata” è quella dell’El.Ca di via Ripuaria: la richiesta di partecipazione al bando di gara indetto da Trenitalia viene respinta a causa di vecchi contenziosi giudiziari che hanno colpito la dirigenza.

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