Peppino di Capri ‘padrino’ del Musicasoria Festival

Sabato 30 giugno alle ore 20.30 dal Palacasoria ( via Michelangelo -Casoria) prende il via la terza edizione del Musicasoria Festival. Il concorso, diretto artisticamente e musicalmente dal M° Vincenzo Sorrentino, è condotto da Gaetano Gaudiero, che è anche regista della kermesse, e da Rosa Baiano del GF11, che per l’occasione vestirà gli abiti “provocatori” dello stilista-artista Gianni Molaro.Padrino della serata sarà Peppino di Capri. Ospite internazionale: Kelly Joyce, la cantante parigina di “Vivre la vie”, e di tanti altri successi, che presenterà il suo nuovo singolo. In più, al Musicasoria Festival numerosi ospiti a sorpresa.
In giuria: Barbara Buonaiuto dell’orchestra italiana di Renzo Arbore; il responsabile etichetta della Universal Music; il produttore discografico Ivan Russo e alcuni tenori del teatro San Carlo di Napoli.
A concorrere, saranno quindici finalisti selezionati nei precedenti provini, che canteranno pezzi editi in italiano e in inglese accompagnati dall’orchestra dal vivo diretta dal M° Vincenzo Sorrentino. Si tratta di talenti, alcuni dei quali anche in finale nei casting di X Factor ed Io Canto, provenienti dalle regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Il vincitore, oltre ad essere segnalato alle major discografiche presenti, vincerà una crociera nel mediterraneo di MSC CROCIERE.

Il festival, ha il Patrocinio del Comune di Casoria, ed è stato fortemente voluto dall’ , da sempre vicina ai giovani. Momento importante della serata sarà il messaggio a favore dell’arte e della cultura in generale, che i partecipanti del Musicasoria Festival lanceranno. Ognuno di essi, ha idealmente adottato un’opera del museo di arte contemporanea CAM di Casoria, e prima dell’esibizione tale opera sarà mostrata sul ledwall del palco.
Il CAM di Casoria, diretto da Antonio Manfredi , è stato spesso oggetto di attenzione dei media nazionali e non solo, per varie forme di protesta tra cui quella estrema di aver dato fuoco ad alcune delle opere esposte nel museo stesso , per opporsi al rischio chiusura e all’indifferenza delle istituzioni.

Autore/Fonte: Vera Terracciano

 

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