“I rigori previsti dalle modifiche al Patto di stabilità per l’anno 2012 non è giusto che vincolino, pur in presenza della disponibilità finanziaria, il pagamento di settori strategici quali opere pubbliche, interventi straordinari e servizi sociali soprattutto in una realtà complessa come Castellammare di Stabia, dove finalmente stanno partendo, dopo anni di immobilismo, imponenti interventi di riqualificazione urbanistica e di sviluppo della città. Per questo, la Giunta comunale ha deciso di adottare la delibera, proposta dall’Associazione nazionale comuni italiani-Anci, per ottenere l’autorizzazione a utilizzare la cassa e continuare così ad assicurare questi importanti servizi, qualora fosse necessario e sempre nell’ottica dell’interesse superiore dei cittadini. E, si ribadisce, che l’autorizzazione non implica l’automatismo dello sforamento, perché esso viene regolarmente monitorato ogni tre mesi come per legge”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Non si tratta di una richiesta di autorizzazione allo sforamento del patto di stabilità tout court, ma di una delibera di intenti, sul cui eventuale esame in Aula decideranno le competenti commissioni consiliari, che consentirà di unire la voce di Castellammare di Stabia a quelle dei tanti Comuni italiani che, seguendo lo stesso percorso e adottando il medesimo schema di delibera, chiedono al Governo interventi modificativi e attuativi del Patto stesso – ha aggiunto Bobbio -. Tutto ciò premesso, va aggiunto che l’iniziativa trasfusa nell’atto è nulla al più di una proposta politica sulla quale la maggioranza sarà chiamata a confrontarsi, una maggioranza che è stata messa compiutamente a conoscenza dei contenuti del provvedimento, come sempre accade in questi casi, con l’intesa politica, dopo il passaggio in Giunta, di valutare insieme le eventuali ulteriori modifiche o aggiustamenti. È chiaro che su questa proposta politica, che è figlia del generale gravissimo momento di difficoltà nazionale e dei conseguenti provvedimenti governativi e che ha ad oggetto temi delicatissimi riguardanti la tenuta sociale della città e il suo sviluppo in termini di opere pubbliche, la stessa maggioranza – ha concluso Bobbio – è chiamata a dimostrare, perché no, anche la sua visione politica e la sua determinazione su questi temi di portata strategica per la città”.