In meno di 24 ore, poi, il colpo di scena. Vacca, come per magia, ha ritrovato l’intesa con il capo dell’Esecutivo. In campo per ricucire le fratture sorte nella maggioranza è sceso anche l’On. Paolo Russo. L’unico osso duro resta il presidente del Consiglio, Michele Cerciello, sempre più critico nei confronti della maggioranza sulla questione sociale e sull’apertura del Puc alla grande distribuzione in danno dei commercianti locali.
Intanto il Pd va all’attacco:” Il sindaco nella propria lettera di dimissioni si dice consapevole che il suo atto non arreca comunque danno alla cittadinanza considerato che allo stato è stato già predisposto il piano triennale delle opere pubbliche, il bilancio annuale e pluriennale, sono stati attribuiti gli incarichi delle posizioni organizzative”. A questo punto il Pd si chiede:”Se il sindaco è consapevole di essere stato a capo di una Giunta efficiente perché ha sentito la necessità di rimettere il suo mandato di sindaco per “un chiarimento con le forze politiche che lo sostengono”?
Tanti sono i punti che non tornano per il Pd che si chiede anche perché “il sindaco non rende pubbliche le motivazioni che hanno orientato la scelta delle attribuzioni degli incarichi delle posizioni organizzative che, ad esempio, sottraggono competenze dirigenziali in materia urbanistica all’Ing. Ciccarelli che pure ha legittimato le ultime discusse scelte dell’Amministrazione in materia di Puc e Housing Sociale”.
L’indice è puntato anche contro “la facoltà concessa ad un imprenditore edile finito recentemente nell’occhio del ciclone per un cantiere di cui era titolare, sottoposto a sequestro giudiziario per ipotizzati falsi atti tecnici ed amministrativi”. Secondo indiscrezioni il cantiere incriminato sarebbe quello dell’ex villa Attena.
Giuseppe D’Apolito