San Giorgio, Carcatella: “Giorgiano comincia male”

Il giorno dopo l’ufficializzazione della giunta comunale di San Giorgio a Cremano non sono mancate le polemiche.  L’accusa più dura proviene dall’opposizione, anche quella non presente in consiglio comunale e ha come oggetto le scelte, sembrerebbe, non condivisibili fatte dal sindaco Domenico Giorgiano nella composizione della squadra di governo che si appresta a iniziare il suo secondo mandato.  “Non poteva esserci soluzione più bizzarra da parte di Giorgiano – è quanto dichiara Giorgio Carcatella, capogruppo dei Comunisti Italiani FdS alla Provincia di Napoli – al di là degli atteggiamenti di facciata che assumeranno i consiglieri dell’Idv locale, l’indicazione del on.le Formisano è un modo maldestro di espropriare dell’autonomia il gruppo consiliare e i dirigenti cittadini. Giorgiano pensa in questo modo di tenere in ostaggio coloro che gli avevano rappresentato una proposta che tenesse dentro personalità locali, alle quali è stato posto un veto. Anche la scelta del commissario regionale dei Verdi, Francesco Borrelli, si presenta come un film già visto, ricordando il temporaneo utilizzo di Carlo Ceparano, qualificato dirigente del sole che ride, sacrificato successivamente per sistemare le diatribe interne al gruppo che, oggi non ha nemmeno rappresentanza consiliare e quindi verrebbe da chiedersi perché non una giunta di tutte le forze che l’hanno sostenuto e quindi, anche, Fli o l’Udeur anche essi senza rappresentanza? E stranamente l’Api, con due consiglieri, è fuori. La verità è che Giorgiano, alle prese con pressioni più o meno plausibili, ha fatto come Ponzio Pilato, scaricando sugli altri criticità che doveva provare ad evitare. In tutto questo – conclude Carcatella – non vanno dimenticati alcuni problemi “delicati” che sembrano cominciare ad emergere e coinvolgere organi terzi, allocati al centro direzionale e quindi non sarà facile cominciare questa esperienza amministrativa con la spada di damocle pronta ad abbattersi sulla città. Giorgiano, purtroppo, ha finito male e comincia peggio, partorendo il topolino”.

 

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