Martedì 3 luglio sarà la data dell’inizio dell’era Guadagno con il primo consiglio comunale del dopo centrodestra.
Un consiglio comunale tanto atteso e preceduto dalla polemica della settimana: l’autorizzazione a riprendere in video la seduta di consiglio comunale concessa al Movimento 5 Stelle dal sindaco Angelo Guadagno e dall’assessore Agostino Navarro. Questo il tecnologico pomo della discordia che ha scatenato le forti critiche degli ex inquilini del palazzo di via Moro.
Democrazia sì, democrazia no! Per il neo assessore alla Trasparenza, che si è impegnato in prima persona affinchè fosse concessa l’autorizzazione ai richiedenti, certamente democrazia e partecipazione e quindi, per l’appunto, “trasparenza”. Per quanti l’hanno criticato, totale assenza di senso della democrazia. Una autorizzazione data dal sindaco e che invece sarebbe prerogativa del presidente del consiglio cittadino, e su una materia non ancora regolamentata dal civico consesso vollese.
Da parte sua Navarro in una comunicazione inviata agli organi di stampa conferma l’assenza di un regolamento in materia ed aggiunge che “non essendo stato ancora eletto il nuovo Presidente del Consiglio, la decisione in merito sarebbe spettata al primo cittadino”.
All’esultanza dei Grillini che appresa l’autorizzazione parlano di partecipazione, di servizio a costo zero, di trasparenza, di rispetto della privacy e di “partecipazione democratica elettronica”, risponde l’opposizione che parla di “errore grossolano” da parte del sindaco e dell’assessore, di ingiustificata fretta ad autorizzare e promette battaglia.
Il comunicato di Navarro sembra convincere, parla di paletti e, ancora una volta, di trasparenza. «Del resto il regolamento relativo alla possibilità di realizzare le riprese video e la trasmissione delle stesse tramite internet sarà già pronto per l’approvazione – ci ha confermato Agostino Navarro – e a dettare questa nostra decisione è stata solo la coerenza ad una delle nostre bandiere in campagna elettorale, la limpidezza dell’azione amministrativa. Una promessa alla quale con questa decisione cominciamo a dare corpo».
Il comunicato di Navarro fa la cronistoria della richiesta del movimento di Grillo e chiarsce tutti i “paletti” messi dai vertici comunali per autorizzare le riprese.
“Il 12 giugno scorso – questo il testo diramato dall’assessore – arrivava all’attenzione del Sindaco una richiesta del Movimento 5 Stelle con la quale si richiedeva all’Amministrazione la possibilità di filmare le sedute di Consiglio Comunale e renderle pubblicamente visualizzabili sulla rete.
Consultatomi in qualità di Assessore alla trasparenza con i dirigenti, prendo atto che non solo il Comune di Volla non è dotato di un Regolamento che disciplini le videoriprese e la successiva trasmissione delle sedute di Consiglio ma che, non essendo stato ancora eletto il nuovo Presidente del Consiglio, la decisione in merito sarebbe spettata al primo cittadino.
Chiedo al Sindaco di accogliere la richiesta e do mandato all’Ufficio Affari Generali di predisporre una bozza di proposta di Regolamento da sottopormi quanto prima e da poi inviare al Consiglio Comunale per l’iter di approvazione.
Gli esponenti del M5S sono stati autorizzati dal Sindaco solamente per questa prima seduta di Consiglio (quella del 3 luglio) in quanto, per le successive sedute, la richiesta andrà inviata al Presidente del Consiglio.
Nell’autorizzazione concessa abbiamo tenuto a precisare che: – La ripresa potrà avere come soggetti unicamente i consiglieri e gli assessori presenti al Consiglio e in nessun caso potrà coinvolgere il pubblico presente; – Le modalità di svolgimento delle riprese dovranno avere ingombri e rumorosità tali da non disturbare lo svolgimento dei lavori consiliari; – I relativi filmati devono essere riprodotti in forma integrale senza modificazione alcuna, né potranno esservi sovrapposti commenti, loghi, simboli o informazioni pubblicitarie di qualsiasi natura; – Copia della ripresa deve essere depositata alla Presidenza del Consiglio Comunale ed all’Assessorato alla trasparenza su supporto informatico, pena l’impossibilità di trasmettere i filmati acquisiti.
Credo non ci sia stata con tale autorizzazione nessun tipo di lesione delle prerogative di alcuno e soprattutto sono sicuro del fatto che nessuno dei Consiglieri si appellerà al motivo dell’assenza di un Regolamento per impedire le videoriprese e la trasmissione delle sedute di Consiglio in quanto la tematica della trasparenza e dell’innovazione è stata, in campagna elettorale, uno dei cavalli di battaglia della quasi totalità dei candidati a Sindaco e dei candidati a Consigliere che tra poco siederanno nei banchi della minoranza.
Tra le altre cose, da diversi giorni (da prima che arrivasse la richiesta del M5S) sono a lavoro insieme al consulente informatico dell’Ente per studiare un metodo tecnicamente poco dispendioso per garantire come Amministrazione il servizio di trasmissione in streaming-web delle sedute di Consiglio Comunale”.
Vincenza Costantino