Nola, il vicesindaco De Lucia “Nessun problema con l’Unesco”

In seguito alle incresciose vicende verificatesi nella mattinata del 25 giugno, quando si sono registrati tafferugli tra le paranze della ‘Stella” e della ‘Barrese’, – con l’incolpevole coinvolgimento della gente che era a festeggiare nei pressi, con 13 persone finite in ospedale, per fortuna per ferite non gravi –  il vicesindaco Enzo De Lucia, presidente onorario del giglio del salumiere 2012, pur deplorando la vicenda e rammaricandosi  dell’accaduto – da amministratore della ‘res pubblica’ e da cittadino nolano – indipendentemente dalle cause, non intende soffermarsi sull’increscioso episodio dal quale, è convinto, a subirne le conseguenze è la FESTA  e tutto il popolo nolano che crede nei valori della stessa, sia se la si consideri dal punto di vista religioso, che da quello della tradizione strettamente legata ai portentosi obelischi ed alle tante iniziative ad essa connesse. Una cittadinanza che opera e crede nella sincerità e nell’integrità del messaggio che, ci auguriamo, possa convincere l’UNESCO a dichiarare la “FESTA dei GIGLI PATRIMONIO dell’UMANITA’”.

Il De Lucia preferisce soffermarsi sui progetti che i maestri di festa, TUTTI!!! hanno posto in atto, tra mille sacrifici ed immane impegno e dedizione, per non sfigurare dinanzi alla città. Preferisce mettere l’accento sui vari programmi, soprattutto quelli riferiti al giglio del Salumiere – di cui è stato presidente onorario – . Per non incorrere in ripetizioni del ‘dejà vu’, preferisce riferirsi ai sontuosi avvenimenti dell’ultima settimana, che il maggiore Antonio Grilletto – project  manager e comunicazioni – ed i maestri di festa della famiglia Napolitano/Adrianopoli, hanno tenuto in essere con competenza e professionalità, non lasciando niente di intentato.

Ama porre l’accento sull’intitolazione del “Sal 20_12” dedicato ai 19 Caduti di Nassiriya e  sull’Annullo Filatelico Celebrativo delle Poste Italiane su cartoline celebrative, che ha richiamato a  Nola i cultori della materia di tutta Italia nella serata del 19 giugno, quando, alla presenza di autorità civili, religiose e militari, sono stati commemorati anche gli sfortunati ‘Caduti’,  alla presenza di alcuni congiunti, soprattutto i ‘Figli’  della Campania,  dal cui svolgimento non è venuta a mancare un gesto di solidarietà verso i familiari di Gaetano Tuccillo, morto in Afghanistan il 21 luglio 2011. A testimonianza di quanto affermato, la canzone del giglio, connessa all’alzata, “Infinita da Nola a Nassiriya”, dedicata  ai nostri valorosi eroi, il cui rivestimento trae spunto dal concorso indetto dal Ministero della Difesa nell’anno 2005 per la realizzazione di un monumento in memoria dei caduti di Nassiriya da realizzare alle spalle dell’Altare della Patria in Roma.

Il tema del “Sal 20_12”  ha previsto la realizzazione di una statua bronzea così composta: alla base  è stata messa una sfera a simboleggiare il mondo squarciato da tutte le tragedie e le guerre. A sua volta il globo veniva sovrastato da un Angelo che abbracciava 19 gigli, raffiguranti le anime dei caduti, con l’intento di avvicinarli al cielo. Il progetto ad opera  del geom. Daniele Napolitano e il Cav.  Ferdinando Napolitano, si classificò nelle prime tre posizioni.

Il presidente onorario preferisce fare cenno alla partecipazione straordinaria di Don Luigi Merola, presidente della Fondazione “‘a voce d’ ‘e creature” e dei ‘Cavalieri del Santo Sepolcro’ di ‘Gerusalemme Delegazione’ di Nola San Paolino, presente in più occasioni. Oppure agli spettacoli di puro divertimento, come quello del bravissimo gruppo dei ‘parià’ , che hanno concluso la commovente serata – presentata dal giornalista Michele Sibilla – con un concerto molto apprezzato.  E di quando il  24 maggio, dopo la consueta recitazione del Santo Rosario delle ore 18.30, davanti al vessillo del “SAL 20_12”, la ‘Bandiera’ lasciava casa Grilletto – giuntavi la sera del 15 maggio con partecipazione corale del popolo nolano, del sindaco Geremia Biancardi e del prete anticamorra don Luigi Merola, ma soprattutto all’insegna di un denominatore comune caratterizzato da Fede e Cristianità –  per raggiungere nuovamente in corteo quella dei Maestri di Festa, la famiglia Napolitano.

Ama ricordare che la stessa sera, lungo il percorso effettuato della ‘Bandiera’, insieme a quelle delle altre corporazioni, si adunarono ai piedi della Statua del Santo compatrono di Nola, in via Ottaviano Augusto, per procedere in Processione verso la Chiesa Cattedrale per un altro avvenimento di pregnante rilevanza religiosa: l’Anniversario della traslazione delle reliquie di San Paolino, dove, alla presenza delle massime autorità cittadine politiche e religiose, si è svolta in forma solenne la Santa Messa conclusiva officiata dal vescovo, Sua Eccellenza Mons. Beniamino De Palma. Un intreccio di concomitanze religiose che difficilmente riusciranno a combinarsi nuovamente nel millennio.

Non a caso il vicesindaco Enzo De Lucia fa riferimento che la festa dei gigli ha in corso la candidatura per il riconoscimento UNESCO, di suo particolarmente strumentale, quindi, alla comprensione delle dinamiche sintetizzate da oltre dieci anni, nella città campana, dove si discute sulla migliore possibilità di richiedere un riconoscimento da parte dell’UNESCO. E che, nel contempo, la comunità segue con attenzione l’evolversi delle categorie patrimoniali, reagendo di conseguenza. Sarà un bel vedere!

 DESCRIZIONE DEL RIVESTIMENTO

Per completezza d’informazione, riteniamo giusto riportare la descrizione del rivestimento giglio Salumiere 2012 riferito al tema: “I Caduti di Nassiriya”.                                                                                                                   

– Postazione Giglio: collocato alle spalle della statua di San Paolino in via Ottaviano Augusto – Nola;

– Piedistallo: composto da una sfera rappresentante il ‘Mondo’ con una serie di fratture all’interno per rappresentare la tragedia che ha colpito l’intera umanità, figurandone le mortali ferite;

– Nella ‘roccia’, a sinistra, è presente il logo del giglio SAL 20_12 che risulterà essere anche l’Acronimo di: Salute, Amore e Libertà. A destra invece sono stati scolpiti i nomi dei 19 caduti italiani – 12 carabinieri, 5 militari e 2 civili -. Dalla sfera emergono  19 fiori/gigli, rappresentanti i caduti, nell’intento di abbracciare la statua del Santo;

– Primo pezzo: un Angelo sollevato dalle nuvole che raccoglie,  stringendoli tra le braccia, i 19 gigli  rappresentanti i corrispondenti caduti, come se li avesse raccolti dalla Terra e portati al cospetto dell’Eterno. All’interno dei singoli fiori dei ‘led’colorati lilla rappresenteranno le Anime degli eroi;

– Secondo/terzo pezzo: i fiori raccolti dall’Angelo si intrecciano fino ad unirsi in un unico fiore posto all’estremità del terzo pezzo;

– Ultimi tre pezzi: dall’ultimo fiore partirà, centralmente al Giglio, una serie di ‘led’ fino al Crocifisso;

I 19 fiori sono stati uniti, dunque, in un unico fiore dal quale si innalzeranno verso il Crocifisso le anime dei Caduti divenuti omaggio per il Cristo.

Il Giglio è un atto di ossequio al sacrificio dei 19 caduti di Nassiriya e spazia sul tema del Terrorismo in generale. La struttura del rivestimento è stata ricoperta da un telo di colore lilla e in rilievo vi è stato posto l’Angelo con i fiori secondo lo schema già descritto.

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