Sempre complicata la questione della gestione dei rifiuti a Torre Annunziata, e con l’arrivo del caldo ogni eventuale problema in merito diventa subito un macigno per i cittadini che ritrovano in strada, com’è capitato ad esempio in questi ultimi giorni, i bidoncini condominiali non svuotati regolarmente. Problemi di gestione nel giorno di ritiro dell’umido, i bidoncini verdi, quelli pieni della spazzatura più maleodorante, hanno stazionato lungo i marciapiedi dalla serata di domenica fino a quella di martedì, dando vita ad una situazione diventata, a causa delle alte temperature, subito spiacevole per tutti, e che ha riportato alla memoria dei torresi le terribili vicende degli anni scorsi, con le lunghissime file di rifiuti ammassati per mesi, che rendevano l’aria irrespirabile. Per fortuna in questo caso la situazione non è degenerata a tal punto, si è trattato solo di un ritardo, dovuto, come dicono alla Oplonti Multiservizi, all’aumento della quantità di rifiuti da ritirare, dato che ora la differenziata si è estesa anche ad altre zone della città. Ciò che preoccupa però, è la concomitanza di questo evento con la scadenza del contratto della Multiservizi, già prorogato di sei mesi a fine 2011, e che si avvia adesso verso la seconda, non prevista, proroga di altrettanti sei mesi. La società chiede un adeguamento dei costi al caro-prezzi generale che si è avuto in questi anni di crisi, in un settore delicato come quello della raccolta dei rifiuti, ma il comune questi soldi sembrerebbe non averli, ed è così che la situazione rimane spinosa e i nodi faticano ad essere sciolti. Tra l’altro il bando di gara pubblico che si sarebbe dovuto indire a gennaio di quest’anno , ossia a seguito della scadenza del contratto tra comune e Oplonti Multiservizi, per riassegnare il lavoro, non è mai stato pubblicato, lasciando di fatto la situazione invariata rispetto ad un anno fa. Per arginare nell’immediato a tutti questi problemi è stata quindi scelta la strada della proroga al contratto con la Multiservizi, la seconda proroga, altri sei mesi, nella speranza che stavolta servano davvero ad elaborare una soluzione migliore, più duratura e più stabile per la questione rifiuti, che non può e non deve essere accantonata neanche per un giorno.
Laura Scarpa