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Terme di Stabia, Carrillo (Pdl): “Nella verità si realizza la pace…”

Durante i festeggiamenti organizzati in occasione del primo compleanno del “2447 c.c.”, alle Terme di Stabia, quasi in sintonia con i decreti ingiuntivi, accompagnati da più richieste risarcitorie per assistenza legale che curiosamente hanno in comune l’importo che si aggira sui 160.000,00 €uro cadauna, ecco che una dichiarazione del Sindaco sulla questione della “ricapitalizzazione” del capitale sociale della S.p.A. Terme di Stabia lancia ulteriore benzina sull’incandescente dibattito politico già in corso di svolgimento. “Una dichiarazione che potrebbe diventare molto pericolosa se usata ad arte ed a mò di provocazione. La calendarizzazione che ha illustrato il Sindaco non mi risulta che rappresenti la sintesi di un dibattito affrontato nella maggioranza ed inoltre sembra che sia in netta contraddizione con quanto deliberato nel corso di una riunione di giunta risalente alla fine di dicembre 2011, delibera nella quale il Sindaco e la giunta si impegnavano ”senza indugio” a procedere alla ricapitalizzazione della società. Il Sindaco inoltre ci insegna che, oltre a dover convocare il consiglio comunale per un eventuale correttivo da apportare allo statuto della società dovrebbe, alla luce della relazione Sensini che, prevedendo una concessione trentennale dello stabilimento di piazza Amendola, concorrerebbe alla realizzazione di asset_immateriali per circa 7.600.000.00€,  procedere al versamento alla Sint di circa 1.350.000,00€ contanti dal Notaio e/o 7/12 della cifra con l’impegno a versare il resto entro 60 gg. come ben recita la normativa. Questa operazione avrebbe dovuto concludersi,”sempre senza indugio”, nel giro di pochi giorni dalla succitata delibera. Intanto, la cifra postata in bilancio di Un milione di euro, attiene l’impegno di spesa per la messa in sicurezza dello stabilimento del solaro, quindi cosa molto diversa da quanto emerso nel virgolettato riportato dagli organi di stampa, secondo la quale l’amministrazione dovrebbe versare solo 150.000,00 euro circa. In conclusione voglio solo sperare che, considerata la complessità dell’argomento in questione, le dichiarazioni del primo cittadino siano state oggetto di un’errata interpretazione, contrariamente mi vedrò costretto ad assumere comportamenti consequenziali in linea con la diversa visione sulla soluzione del problema. Non si può agitare lo spettro della chiusura dello stabilimento oggi, in particolare dopo l’approvazione del decreto che prevede, per le partecipate in perdita, la chiusura e/o la privatizzazione immediata. E’ ora di dire la verità, poiché “nella verità si realizza la pace”.

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