A Vico Equense il primo ristorante d’Italia ecosostenibile

Verso l’abbattimento della frazione umido biodegradabile. L’Amministrazione Comunale di Vico Equense sponsorizzerà un progetto pilota proposto dallo Chef Gennaro Esposito. La Strategia Rifiuti Zero è un protocollo seguito a livello internazionale, con l’obiettivo di ridurre la produzione di rifiuti, promuovere il riuso, la riparazione, il recupero della materia per evitare il ricorso agli inceneritori e minimizzare quelli destinati alle discariche. Una filosofia che sta facendo proseliti anche a Vico Equense. Infatti, il Patron della Torre del Saracino, ha prospettato all’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Gennaro Cinque, l’installazione di un’apparecchiatura per il compostaggio nella propria attività commerciale. Gennaro Esposito, due stelle Michelin, ha aderito al progetto Hotel Rifiuti Zero che vede in prima linea gli imprenditori dell’ospitalità, dell’accoglienza e della ristorazione nell’attuazione di politiche di progressiva riduzione dei rifiuti. Premiato con una stella per l’ambiente, ha accolto con entusiasmo la proposta di diventare ambasciatore di questa filosofia di vita che richiede l’adozione di buone prassi che producono importanti ricadute sul piano della quotidianità, della qualità della vita e del risparmio fiscale che deriva da questa strategia. “La frazione organica – spiega Gennaro Esposito – rispetto alla totalità dei rifiuti prodotti è quella più consistente e di conseguenza il suo costo di smaltimento è quello che maggiormente incide sulle spese totali, sia per il singolo contribuente sia per la Pubblica Amministrazione. La riduzione di questa frazione gioverebbe a tutti, per effetto di un’evidente diminuzione dei costi.” L’installazione della macchina per il compostaggio all’interno della “Torre del Saracino” e il monitoraggio a cura del Professor David Lind, esperto di eco-sostenibilità e autore del libro “Insieme si può, viaggio verso la sostenibilità ambientale e sociale”, darà un approccio innovativo al tema del riciclo dei rifiuti, facendo diventare quello di Gennaro Esposito, il primo ristorante d’Italia ecosostenibile in collaborazione con l’Amministrazione comunale. “Vico Equense – spiega il Sindaco Gennaro Cinque, che ha tenuto per se la delega all’Ecologia – solo per la messa in discarica della frazione umida, spende circa 450 mila euro l’anno. Da anni siamo inseriti nella lista nazionale dei comuni ricicloni per la qualità del servizio effettuato sul territorio e da qualche tempo siamo impegnati sul fronte della tutela ambientale e nella politica di superamento degli impianti di discarica. In quest’ottica nei mesi scorsi abbiamo aperto un canale di comunicazione e collaborazione sull’argomento con il il Sindaco Vincenzo De Luca e il Comune di Salerno, esempio nazionale di gestione in tema di raccolta differenziata. Siamo stati in visita al centro di trattamento dell’umido della Città di Salerno, accompagnati e guidati dall’assessore all’ambiente Gerardo Calabrese, per verificare il funzionamento del sistema di compostaggio. A settembre insieme ai Sindaci dei Comuni della Penisola Sorrentina torneremo all’impianto di trattamento dell’umido di Salerno per avviare un piano di studio complessivo sul sistema di compostaggio che coinvolga tutto il territorio da Vico Equense a Massa Lubrense. Quello salernitano è un impianto moderno, ad alta efficienza funzionale e a ridotto impatto ambientale, al punto da essere preso come esempio virtuoso di “best practices” dall’Unione Europea. Il progetto sperimentale, presentato da una struttura d’eccellenza della nostra Città, come quella di Gennaro Esposito, che offre la possibilità di diminuire la frazione umida, s’inserisce in pieno nella nostra logica politica, rappresentando una soluzione efficace e di scarso impatto. Sarà predisposto un gruppo di lavoro tra il Comune e gli altri attori coinvolti per il controllo continuo del funzionamento, per la quantificazione dell’efficienza del sistema e per il calcolo del risparmio economico. L’attività commerciale riceverà uno sconto sulla Tarsu pari al 10% del dovuto annuale come incentivo morale all’iniziativa.”- ha concluso il sindaco.

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