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Pollena, sito archeologico di Masseria De Carolis: dal ministero via libera a 5 anni di scavi no stop

Il ministero per i Beni e le Attività Culturali ha accordato al Comune di Pollena Trocchia la concessione per il quinquennio 2012-2016 alle ricerche ed agli scavi archeologici nel sito di Masseria De Carolis dove è stato riportato alla luce un complesso termale pertinente ad una villa romana. La Direzione Generale per le Antichità, rispondendo positivamente all’istanza avanzata dall’Ente locale – da anni  impegnato assieme all’Università Suor Orsola Benincasa nel recupero e nella valorizzazione del sito risalente a circa duemila anni fa – permette agli scavi di Pollena Trocchia di fare un notevole passo avanti, abbattendo di fatto il limite temporale che fino ad ora aveva ristretto i periodi di lavoro dei ricercatori ad un mese l’anno.

La concessione è motivo di grande soddisfazione per l’ennesimo obiettivo centrato in sinergia dall’amministrazione comunale di Pollena Trocchia, guidata dal sindaco Francesco Pinto, e dall’archeologo Girolamo Ferdinando De Simone, direttore dell’Apolline Project. Il primo cittadino e lo studioso hanno ottenuto un anno fa il prestigioso Heritage Prize, ritirato ad Oslo, riconoscimento per l’impegno profuso per strappare all’incuria e all’abbandono l’importante sito archeologico che – per la prima volta in assoluto – è stato conferito ad un’amministrazione comunale. La concessione del ministero, dunque, testimonia la bontà del lavoro svolto fino ad ora e dà un nuovo slancio alle attività future.

“La concessione di scavi per cinque anni da parte del ministero ottenuta in risposta alla richiesta avanzata formalmente dal Comune è un obiettivo importantissimo”, afferma Girolamo Ferdinando De Simone –  ci permette infatti di procedere ad una pianificazione a lungo termine delle attività e premia il grande interesse dell’amministrazione comunale per i beni del suo territorio”

“Siamo soddisfatti per l’ennesimo riconoscimento ottenuto per quanto si sta facendo per la valorizzazione del nostro sito archeologico – commenta il sindaco Francesco Pinto – In questi anni c’è stata una straordinaria sinergia tra l’Ente e l’Università e i frutti incominciano ad arrivare”. “La concessione ci permette di guardare al futuro con grande ottimismo e quindi di incominciare a pensare concretamente all’apertura del sito archeologico al territorio”. “In quest’ottica, puntiamo a valorizzare l’area che circonda il sito con progetti che mirino alla realizzazione di strutture ricettive e aggregative nella zona in questione”.

Quest’anno sono 115 le persone impegnate negli scavi incominciati l’11 giugno scorso e in programma fino al 27 luglio. Ai responsabili dell’Apolline Project sono pervenute 150 domande da tutto il mondo e 80 dall’Italia. Le attività hanno già consentito in questi giorni di arrivare a importanti scoperte. I ricercatori hanno riportato alla luce i frammenti di un affresco, alcuni monili d’oro tra cui un anellino e altri oggetti di vita quotidiana tra cui un dado da gioco in osso.

“Questi ritrovamenti – spiega il direttore dello scavo, il professor Antonio De Simone – sono l’ennesima conferma che la villa romana con terme di Masseria De Carolis è solo una parte di un grande insediamento, tassello a sua volta del tesoro archeologico che giace nel territorio a nord del complesso Somma-vesuvio”.

L’amministrazione comunale di Pollena Trocchia ha sottoscritto un concordato d’uso gratuito a favore dell’Università Suor Orsola Benincasa per uno dei locali del Palazzo Cappabianca dove avrà sede il Centro Studi e Ricerca, cabina di regia di tutto il territorio a nord del Somma-Vesuvio.

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