LAVEZZI: “Ci siamo parlati a lungo a telefono. L’ho invitato a fare una navigazione assieme nel Mediterraneo dato che io ho mantenuto la mia promessa di lasciarlo andare altrove e lui si è comportato bene disputando una grande stagione. Gli ho detto di non perderci di vista e gli ho predetto un ritorno a Napoli tra 2-3 anni. Mi ha risposto: ‘Presidente lei vede sempre giusto’. Mi rimarrà la sua spavalderia, un po’ donchisciottesca. Mi piacevano i suoi riti scaramantici, il fatto di rientrare sempre per ultimo dopo l’intervallo che ci è costato anche diverse multe. Il Pocho è il Pocho, sarebbe riduttivo raccontarlo. E’ una persona di cuore, aiuta i bambini nel suo paese per i quali garantirò anche il mio sostegno. Lo considero come un figlio, non posso che augurargli di fare bene per poi ritornare ancora più maturo da noi”.
MERCATO: “I colpi del Napoli sono Insigne, Vargas e c’è la conferma di Pandev. Abbiamo dunque quattro attaccanti, più Marek che va considerato come tale. Non aggiungo altro”.
DIMARO: “Fino al 15 mi occuperò del cinema, poi tornerò in Italia e sarò a Dimaro con la squadra fino al 20-21. Dopo devo tornare negli Stati Uniti e non so se riuscirò, come vorrei, a rientrare in Italia per vedere qualche amichevole. Nel caso raggiungerò la squadra direttamente in Cina i primi di agosto”.
Poi al suo ingresso in Lega calcio ad una domanda sul futuro di Cavani il Presidente dei partenopei s’infervora e attacca i Giornalisti presenti:
”Siete dei cafoni, perche’ sono interessati solo ai soldi”. Alla replica di alcuni cronisti che lo hanno invitato ad evitare certe definizioni, De Laurentiis ha risposto:”Mi permetto, mi permetto e se e’ il caso vi metto anche le mani addosso se continua cosi’. Non si puo’ parlare nella vita solo di soldi. Noi, nel cinema, siamo dei gran signori perche’ non sentirete mai parlare di quanto guadagnano Brad Pitt o Angelina Jolie. Non si dira’ mai quanto sara’ il loro contratto mentre a voi interessa soltanto sapere quanto guadagna un calciatore.Tutto questo – ha concluso – non fa che alzare i costi”.
Cosimo Silva