Il gip di Grosseto Valeria Montesarchio ha accolto l’istanza, presentata in subordine dal legale di Schettino rispetto alla revoca degli arresti domiciliari, di sostituire la misura con quella dell’obbligo di dimora. Il gip, nel motivare la sua ordinanza, diffusa dalla stessa difesa del comandante, ha ritenuto che le esigenze cautelari sono ”tuttora persistenti” ma possono ”essere adeguatamente salvaguardate con la diversa e meno gravosa misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, tenuto conto del presumibile effetto deterrente ricollegabile alla detenzione sin qui sofferta, peraltro prossima alla scadenza del termine di durata massima in relazione alla fase processuale”. Il giudice ha cosi’ accolto l’istanza proposta in via subordinata dalla difesa,”considerate le attuali esigenze relative alle indagini in corso nonche’ l’agevole possibilita’ per le forze dell’ordine di sottoporre ad adeguato controllo la condotta dell’indagato in considerazione delle prescrizioni aggiuntive imposte e della dimensione territoriale del luogo di dimora”.
Meta di Sorrento, per il comandante Schettino revoca degli arresti domiciliari: sostituiti con l’obbligo di dimora
”Il dilemma – scrive ancoraSchettino sul naufragio della Costa Concordia – era: evacuare o non evacuare la nave? Evacuare oltre 4.000 persone con una nave in movimento ha i sui rischi. Disporlo sarebbe stato quasi una liberazione per me, ma la coscienza non mi ha concesso di farlo a cuor leggero…”. Percio’, prosegue Schettino, ”il rischio che le vittime fossero maggiori nessuno lo ha messo in conto, nessuno ne ha parlato ma era una concreta possibilita”’. Inoltre, Schettino evidenzia nel memoriale, che ”a causa del black out, non ho potuto utilizzare il computer dedicato al calcolo dei parametri nautici in caso di falla. Non averlo, ha reso ogni scelta piu’ gravosa e difficile”.
“Ogni mia pena e rammarico sono in minima parte alleviati dalla consapevolezza di avere evitato, virando, una strage”. E’ quanto scrive il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, nel memoriale – destinato ai suoi legali – che sara’ illustrato in esclusiva stasera nel corso della prima puntata di “Quinta Colonna” su Canale 5. “Subito dopo l’incidente, avrei potuto affermare: “Ma dove mi avete fatto sbattere? Cosa mi avete fatto combinare?” … ma non sono un codardo, in quel momento bisognava essere lucidi, la priorita’ non era individuare i colpevoli, ma agire, senza perdere la calma”.
‘Nessuno – afferma Schettinonel suo memoriale -, fino a quel momento, mi aveva avvisato che avevamo superato il punto di accostata fissato sulla rotta”. Ma, continua, ”per fortuna ho visto della schiumetta bianca sulla mia sinistra. E’ stato un segno che mi ha fatto dare ordine di virare a dritta, per puro istinto”. Schettino ricostruisce la manovra ricordando ”l’iniziale curva a destra per evitare l’ostruzione, poi la curva a sinistra per rallentare la scodata della poppa e poi la virata a dritta che porta la nave a disimpegnarsi dall’isola”. ”Il successivo scarroccio (cioŠ l’avvicinamento verso terra) non e’ stato interrotto gettando l’ancora ed e’ li’- scrive il comandante della Costa Concordia -, in quel momento, che ho compiuto la scelta definitiva che oserei definire ‘solenne”’
“Ce lo aspettavamo e la decisione del Gip di Grosseto non ci meraviglia affatto”. Cosi’ il Codacons commenta la revoca degli arresti domiciliari al comandante della Costa Concordia Francesco Schettino. Il provvedimento del Gip rappresenta solo l’ultimo atto di una serie di incongruenze denunciate dal Codacons – spiega l’associazione – come l’elevato costo delle copie degli atti, le difficolta’ delle parti nell’esercitare il diritto di difesa e il mancato sequestro del radar della Concordia.
”Siamo stati in silenzio finora e continuiamo a stare in silenzio”. Cosi’ una donna ha risposto ai giornalisti dall’abitazione al civico 10 di vicolo San Cristoforo, a Meta di Sorrento (Napoli), dove abita il comandante Schettino. Il pm di Grosseto Valeria Montesarchio oggi ha revocato gli arresti domiciliari al comandate della Costa Concordia. Il comandate Schettino era agli arresti domiciliari dallo scorso 17 gennaio. Il provvedimento e’ stato notificato a Schettino dai carabinieri alle 12,30.