Il 5 luglio presso la biblioteca comunale di Scafati si è tenuto il convegno “Etica, impresa e legalità”, organizzato dall’associazione “Spes”. Il convegno ha voluto rappresentare un’occasione di incontro su temi di attualità anche alla luce del nuovo protocollo firmato nei giorni scorsi fra il ministro degli Interni Cancellieri ed il neopresidente di Confindustria Squinzi. Gli assi portanti del documento sono: le white list (elenchi di imprese non soggette a fenomeni mafiosi) ed infine il rating delle società (meccanismo che premia le imprese etiche e fiorenti per l’accesso al credito bancario). La prima relatrice è stata la presidentessa dell’associazione Spes Maria Rosaria Vitiello che ha affermato: “Noi siamo qui stasera per rilanciare tre argomenti che sono strettamente collegati: etica, impresa e legalità. Nel nostro territorio abbiamo numerose imprese che si comportano in maniera virtuosa,mentre altre che si trovano in gravi difficoltà economico – finanziaria con dei buchi impressionanti nel loro bilancio. La situazione è tragica. È di oggi la notizia di un ennesimo suicidio di un imprenditore sarnese. Purtroppo la crisi non accenna ad interrompersi. Noi dell’associazione Spes ci siamo chiesti se è e come si possono premiare le imprese che hanno un comportamento nel pieno rispetto delle regole e dell’etica. In questa ottica si sono elaborati due strumenti in questi giorni:la white list ed il rating delle società. Infine aggiunge: “È innegabile che l’impresa possa essere origine di benessere economico, Tuttavia essa deve caratterizzarsi anche e soprattutto per la capacità di servire il bene comune della società, salvaguardando la dignità degli individui, siano essi consumatori, dipendenti o dirigenti. L’impresa dunque deve essere guidata non solo dalla ricerca del profitto, ma anche dall’impegno sociale, dall’attenzione alle condizioni di lavoro e alle realtà locali, oltre che dal perseguimento incessante di uno sviluppo sostenibile. Il rispetto dell’ etica e della legalità oltre ad essere un comandamento morale costituisce un moltiplicatore economico sul lungo periodo”. In seguito è intervenuto anche Lorenzo Diana presidente nazionale per la rete della legalità che ha asserito ciò: “Rete per la legalità è un coordinamento nazionale di associazioni, fondazioni e centri di aiuto che opera nell’ambito della prevenzione e dell’aiuto alle vittime di racket e usura. Si propone come un sostegno a favore della libertà delle imprese, delle famiglie e dei cittadini da ogni condizionamento criminale e mafioso. I clan operano come delle vere e proprie confederazioni e questo fenomeno è ancora molto diffuso al sud e gradualmente si sta spostando anche al nord. Per gli esercenti e gli imprenditori e difficile denunciare episodi di racket e di usura,tuttavia oggi abbiamo degli strumenti che permettono loro di facilitarli nel rompere questo velo di omertà”. Fra gli altri relatori si segnalano:Franco Roberti Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Salerno, Don Aniello Tortora – Direttore dell’Ufficio Pastorale Sociale e Lavoro, Giustizia e Pace Salvaguardia del Creato della diocesi di Nola, Marcello Ravveduto – Presidente del Coordinamento Libero Grassi,e Tommaso Battaglini – Presidente Sos Impresa Salerno.
Aniello Danilo Memoli