Non cessano le agitazioni dei lavoratori all’interno degli Scavi di Pompei. Nelle giornate di mercoledì 11 e venerdì 13, infatti, la Cisl Fp ha convocato delle assemblee sindacali per cui si paventa un ritardo nell’apertura, che dalle 8.30 slitterà alle 11.00. Sotto accusa innanzitutto la manovra del governo denominata “spending review” e destinata a colpire maggiormente il settore del pubblico impiego. Per Carolina Iapicca, Segretario Provinciale della CISL FP di Napoli: “Sono misure inaccettabili che, tanto più in un momento di difficoltà del Paese, rappresentano una contraddizione in quando ai lavoratori si chiede di dare il massimo in termini di servizi alle persone, invece di investire in competenze e professionalità, fanno riapre il capitolo di individuare i dipendenti pubblici come capro espiatorio”. Alle vertenze di carattere nazionale si aggiungono le inveterate questioni che riguardano il “caso” Pompei. Il punto di maggiore attrito riguarda il mancato pagamento dei compensi accessori dovuti ai lavoratori che in alcuni casi attendono da tempi lunghissimi per la relativa corresponsione. A sottolineare tale punto cruciale è Antonio Pepe, segretario della Cisl: “L’Amministrazione, anziché garantire il puntuale pagamento delle competenze accessorie, lo fa con notevole ritardo, addirittura di anni (ve ne sono alcune che risalgono agli anni 2010 e 2011), ai quali si associano i ritardi nel pagamento dei Conto Terzi effettuati per le visite notturne degli Scavi per conto del Comune di Pompei. Il tutto in una fase in cui i lavoratori, con gli attuali stipendi, fanno fatica ad arrivare, o non arrivarvi affatto, alla fine del mese”. A essere coinvolti nell’iniziativa della Cisl, del resto, sono tutti i siti vesuviani: oltre a Pompei, quindi, anche Stabiae, Ercolano, Oplontis e il museo di Boscoreale. Dato il periodo di intenso afflusso turistico, dunque, è agevole prevedere che nei giorni delle assemblee vi sarà una ressa ai cancelli, con turisti che si accalcheranno sotto il solleone per realizzare, dopo una lunga attesa, la tanto sudata visita.
Claudia Malafronte