Vico Equense è il comune più riciclone della provincia di Napoli

Tra i vincitori del concorso di Legambiente dei comuni più ricicloni del 2012, Vico Equense, risulta comune vincitore assoluto sopra i 10mila abitanti della provincia di Napoli con un indice di buona gestione del 48,03 ed una percentuale di raccolta differenziata del 65,1% e 91,1 kg di C02 pro capite risparmiati. I comuni ricicloni sono stati premiati, il 10 luglio a Roma dall’associazione ambientalista. “Il trend percentuale della raccolta differenziata – afferma il Sindaco Gennaro Cinque – è in continua crescita: oggi siamo al 66%, avendo come obiettivo quello di raggiungere il 70% entro l’anno 2012. Le percentuali della raccolta differenziata sono cresciute vertiginosamente negli anni a seguito del potenziamento del servizio porta a porta e grazie all’impegno e alla volontà di tutti i cittadini, ai quali va un grande ringraziamento. La Città è passata dal 30% del 2007 al 62% del 2010. Dal 2007 – continua Cinque – Vico Equense si aggiudica regolarmente l’attestato di merito rilasciato da Legambiente per il titolo di Comune riciclone. Il premio è un incentivo a fare sempre meglio.” I comuni virtuosi italiani che quest’anno si meritano l’appellativo di “Riciclone” sono 1123 e rappresentano 6.820.799 di cittadini. L’asticella si è alzata al 65% di raccolta differenziata finalizzata al recupero dei rifiuti raccolti nel corso del 2011: questo, il limite da superare nella XIX edizione del concorso di Legambiente per accedere alle graduatorie dei comuni ricicloni d’Italia. Si tratta dell’obiettivo che la legge italiana (art. 205 del Testo Unico Ambientale) ha previsto per l’anno in corso, ma che la Giuria ha deciso di anticipare per rimarcare che Comuni Ricicloni è un premio all’eccellenza. Se la soglia minima di raccolta differenziata finalizzata al recupero, è la condizione per essere considerato “riciclone” da Legambiente, la classifica viene determinata dall’Indice di Buona Gestione che rappresenta l’insieme di azioni intraprese dal comune per gestire i rifiuti prodotti dai cittadini: viene considerata la produzione totale di rifiuti pro capite (e quindi le azioni di riduzione), la separazione di rifiuti pericolosi, i metodi di raccolta e l’efficienza del sistema. In poche parole: la sostenibilità ambientale, sociale ed economica del servizio.

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