Gragnano, Dimensione Civica: “La Gori chiede di nuovo il pagamento della depurazione”

«Abbiamo già citato in giudizio la Gori e denunceremo a breve presso la Procura della Repubblica di Torre Annunziata il nuovo atteggiamento intimidatorio tenuto dall’azienda che gestisce le risorse idriche». Terenzio Morgone, coordinatore dell’associazione di tutela del cittadino Dimensione Civica, parla dei nuovi problemi per i cittadini di Gragnano con la Gori.

Negli ultimi giorni, centinaia di utenti gragnanesi si sono viste recapitare delle raccomandate di messa in mora recante anche la comunicazione di distacco dell’utenza per morosità. I solleciti di pagamento riportano solo il numero di fattura e in moltissimi casi sono stati emessi per quote riferite al «mancato pagamento della quota di depurazione», dunque in contrasto con la sentenza di Corte Costituzionale n°335 dell’11/10/2008 che stabilisce “la non debenza del tributo in mancanza o non uso del depuratore”.

Gli utenti gragnanesi, raggiunti dai solleciti di pagamento per le bollette dell’acqua parzialmente non pagate, si sono rivolti all’associazione Dimensione Civica, la quale ha già avviato dei procedimenti legali nei confronti della Gori: «I cittadini sono già esasperati – spiega Morgone – e questa è una situazione assurda perché la Gori chiede di nuovo il pagamento della depurazione non rispettando la sentenza di Corte Costituzionale. In molti, già umiliati dalla crisi economica, si sono visti recapitare avvisi di pagamento che riportano delle somme non versate alla Gori e che risalgano addirittura a 10 anni fa. In quasi tutti i casi, tali avvisi sono riferiti alla quota di depurazione stornata giustamente negli anni scorsi».

«Inoltre – prosegue il coordinatore dell’associazione Dimensione Civica – la Gori deve spiegare ai cittadini per quale motivo pretende il pagamento della depurazione nonostante vi sia una sentenza di Corte Costituzionale che afferma che la richiesta del pagamento di quella quota sulle bollette non era legittima. È da sottolineare, poi, come la Gori stia tenendo un atteggiamento scorretto, poiché nella missiva inviata agli utenti considerati ingiustamente “morosi” non specifica nulla e riporta solo gli estremi delle fatture senza riportare cosa sia stato stornato. Dunque – conclude Terenzio Morgone – attendiamo altre notizie in merito».

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