Il fascino degli Scavi di notte, si sa, è irresistibile come testimoniato dal successo delle varie versioni by night del sito. Quello che ancora ignoravamo è che molti subissero una suggestione diversa delle rovine romane ritenendole l’ideale scenario per un rendez vous d’amore. A scoprire la innovativa funzione dell’area archeologica sono stati i custodi addetti alla videosorveglianza che, nella notte dell’undici luglio alle 3.50, hanno avvistato due coppie all’interno delle mura. Gli intrusi hanno scavalcato la recinzione nei pressi di Porta Anfiteatro, nelle vicinanze dell’ex ingresso dei disabili, e si sono diretti nell’area del lupanare. La vigilanza prontamente allertata li ha condotti alla locale caserma dei carabinieri. I “turisti” serotini sono due coppie: gli uomini provengono da Scafati e Terzigno e hanno rispettivamente 32 e 37 anni, mentre le donne, originarie dell’est Europa, sono una cittadina ucraina di 27 anni e una russa di 28. Secondo le prime indiscrezioni, inoltre, il motivo della incursione al chiaro di luna sarebbe di carattere galante: provare l’ebbrezza di un incontro tra le vestigia antiche. In ogni caso i protagonisti di quella che appare una bravata, salvo ulteriori sviluppi delle indagini, sono stati denunciati a piede libero per aver violato un’area demaniale. Oltre a questa rocambolesca avventura gli Scavi sono interessati in questi giorni da un’agitazione sindacale strisciante che dopo il prologo di mercoledì seguirà nella giornata di venerdì 13. A indire l’assemblea sindacale è la Cisl che con il segretario Antonio Pepe pone sul tappeto la questione del mancato pagamento dei compensi dovuti a turnazioni o aperture straordinarie. “L’Amministrazione,” sottolinea il sindacalista “anziché garantire il puntuale pagamento delle competenze accessorie, lo fa con notevole ritardo, addirittura di anni (ve ne sono alcune che risalgono agli anni 2010 e 2011), ai quali si associano i ritardi nel pagamento dei Conto Terzi effettuati per le visite notturne degli Scavi per conto del Comune di Pompei”. Alle sofferenze lamentate dai lavoratori si aggiungono quelle dei turisti che dovranno attendere fino alle 11.00 per accedere all’area archeologica. Sperando che almeno il tempo sia clemente.
Claudia Malafronte