Napoli, Fli: “I dati sconcertanti dell’Anm”

«Nelle prime ore di questa mattina, consiglieri municipali e giovani volontari di Futuro e Libertà, guidati dal consigliere comunale Santoro, dal coordinatore cittadino Ambrosino e dal coordinatore provinciale Diodato, hanno fatto visita ai depositi Anm per solidarizzare con gli autisti ed il personale dipendente che stanno vivendo un momento difficile.

I rappresentanti di Fli hanno avuto conferma della gravità della situazione dal punto di vista finanziario e gestionale dell’azienda.

Dopo i ritardi nel pagamento degli stipendi del mese scorso, si profila una prospettiva ancor più drammatica per il mese corrente dove occorreranno non meno di 30 milioni di euro ( in realtà la copertura totale sarebbe di 50) per far fronte a stipendi e quattordicesima mensilità, assicurazioni in scadenza, IRPEF, forniture essenziali. Ed in cassa ci sono, al momento, solo due milioni e mezzo per pagare i contributi previdenziali.

A questo si aggiungono i dati preoccupanti sui mezzi effettivamente in strada (che rappresentano il servizio che l’ANM svolge, a così caro prezzo, a favore dei cittadini e che questi ultimi pagano sottoforma di biglietto e tributi comunali). Mezzi che dai 460 in uscita giornaliera nel mese di giugno 2011 (in condizioni già molto precarie) sono scesi ai 388 dello stesso mese di quest’anno ed in condizioni ancor più precarie.

Gli autisti sono passati dai 1657 del 2011 ai circa 1550  dei primi sei mesi di quest’anno.

Non vi è bisogno di chissà quale modello matematico per comprendere che l’Azienda Napoletana Mobilità è a rischio fallimento e quindi motivo di grande apprensione per i circa 2300 dipendenti costretti ad operare in una città che non offre condizioni di serenità soprattutto agli autisti, spesso in prima linea.

Così come scarne sono le notizie circa le strategie future che, secondo alcuni, nasconderebbero la volontà di una dismissione a favore dei privati come accaduto per l’Azienda di Trasporto della città di Caserta. E le esperienze passate insegnano che il punto di partenza è proprio “ l’impoverimento aziendale”.

Ed in tutto questo – concludono gli esponenti del partito di Fini – sembra che l’amministratore delegato dott. Brunetti, non abbia rinunciato al fine settimana lontano da Napoli.»

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