Le Mamme Vulcaniche si dividono a causa di opinioni e di intenti diversi.
La presidentessa Venere Stanzione si dimette da uno dei gruppi di interesse più importanti della lotta contro l’apertura della discarica di Cava Vitiello e per la chiusura di Cava Sari.
La sua decisione resta irrevocabile ed è stata appoggiata da altre esponenti delle Mamme vulcaniche, Angela e Annamaria Losciale, Rosa Di Sarno, Anna Rita e Sofia D’Aquino, le quali hanno seguito le dimissioni del loro ex presidente.
Tutte però continueranno ad impegnarsi per la difesa del loro territorio ma non entreranno in politica: “Il nostro sarà un impegno sociale che non culminerà in un’avventura politica. Non abbiamo intenzione di candidarci alle elezioni amministrative e d’ora in poi non saremo più responsabili di quello che faranno le Mamme Vulcaniche, alle quali comunque auguriamo un buon lavoro”.
Con la discarica Sari quindi, si chiude il primo capitolo della storia delle donne in prima linea durante il periodo delle lotte in difesa delle bellezze del Parco Nazionale del Vesuvio.
Le donne che con voce disillusa, angosciata della preoccupazione per il futuro e per la salute dei loro figli, urlavano fino alla morte che “essere una Mamma Vulcanica significa essere sempre sul piede di guerra”.
Le donne che quando arrivavano gli auto compattatori a portare i rifiuti nella discarica,“la rabbia era più forte di tutto”. Le donne che con la stessa collera di chi subisce, cercavano impedire il passaggio degli auto compattatori.
Le donne che combattevano con una “forza che non so neanche da dove veniva fuori”.
Ed oggi, a due anni da quelle manifestazioni che oggi tutti portano ancora nel cuore, comunque sia andata, la donna che affermava “Lo rifarei centomila volte”, lascia la battaglia nel momento in cui la lotta doveva uscire fuori da Terzigno, ed estendersi al più ampio movimento ambientalista, proprio ora che la discarica era chiusa.
“Non sto qui a dire quali sono i motivi profondi che mi hanno portato a prendere questa mia decisione”, afferma l’ex presidente delle Mamme Vulcaniche, in segno di aver fatto una scelta comunque sofferta, o almeno così pare.
Giovanna Sorrentino